MILAN
7 DIDA. Non sa cosa fare in una rimessa e per poco non provoca un pasticcio: se deve parare, come gli succede nella ripresa, lo fa con un tris di interventi efficaci che tolgono affanno al reparto nella parte più complicata della serata.
6 CAFU. Le prova in tutte le maniere. Con il dribbling ad aggirare, col cross secco, con un tiro a incrociare. Alla fine della serata manca un gol quasi fatto tardando il tiro: capita ai guerrieri di una certa età.
6.5 NESTA. Sembra restituito a una condizione decente: lo si capisce da un paio di scatti vinti sul rivale nigeriano che non è certo lento e poi su una serie di duelli risolti con la classe nota.
6 KALADZE. Si lancia spesso anche allassalto del fortino francese sugli angoli senza trovare lo spunto decisivo. Quando cè da chiudere il varco lo fa con il solito puntiglio.
5.5 JANKULOVSKI. Non se la passa bene per via di Keyta, anzi balla la rumba contro lala e per questo resta spesso in trincea a sorvegliare gli scatti dellavversario.
6 GATTUSO. Comincia con un retropassaggio sbagliato, per lui è una specie di record negativo cui rimedia con un assist e una serie di scorribande produttive.
6 PIRLO. Nella prima parte non trova sbocchi per la pressione del Lilla e lo scarso movimento dei suoi: quando si allargano i cordoni sanitari, riesce a infilare un paio di lanci dei suoi.
6 AMBROSINI. Da capitano e da puntello laterale rende sicuramente meglio che da centrale: scaldato a dovere, vince anche duelli in quota.
7 SEEDORF. È luomo della serata, salutato dalla curva amica che non gli porta rancore per il diverbio di Livorno, messo nel ruolo che ritiene congeniale. Segna anche un gol buono che gli sottraggono ingiustamente, ne manca un altro per un niente.
6.5 KAKÀ . E se fosse questo il ruolo autentico? Cioè seconda punta che gira intorno alla boa e si procura spazi utili. Manca un gol fatto, ne sfiora almeno un paio su due bastonate a pelo derba frenate dal portiere.
5.5 GILARDINO. Deve giocare più sereno, sentirsi meno in discussione e solo così può ritrovare la strada maestra del gol che gli manca da morire. Manca la stoccata decisiva allo scadere del primo tempo. Non si risparmia e andrebbe premiato dal destino e invece resta ancora a secco in Champions.
Dal 32 st INZAGHI sv. Lo accolgono con i fischi: lo temono più di ogni altro. Alla fine un bel tiro riesce a procacciarselo.
All. ANCELOTTI 6. Se ricorre al vecchio sistema tattico è segno che non si fida granchè della salute dei suoi e del loro stato fisico.
Lilla: Sylva 7, Chalmè 5, Plestan 5, Tavlaridis 6 (dal 41 st Rafael sv), Vitakic 6; Keita 7, Bodmer 6, Makoun 6, Taffareau 5; Fauvergue 5 (dal 18 st Cabaye 5), Odemwingie 5. All. Puel 6. Arbitro: Mejuto Gonzales (Spagna) 7
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