Segretario insulta il premier per allietare i dipendenti

Segretario insulta il premier per allietare i dipendenti

(...) che l'incarico lo reinterpreta a soggetto e partorisce una pesante sfilza di e-mail satiriche. Anche volgari. Anche contro il premier Berlusconi. Che lancia in rete in uno stupito Palazzo Bianco. Che chiama «comicoterapia». E accidenti se ringalluzzisce un personale stordito da pratiche e delibere, che se perde il filo deve ricominciare a contare. Vabbè, l'importante è ridere. E c'è chi abbozza e c'è chi, come il dirigente all'ambiente Giancarlo Traverso, mica gliela passa così. Tanto più che da mesi incontra «grandi difficoltà a farsi ricevere dal suo superiore, in quanto il direttore dichiara d'essere oberato da un'ingentissima mole di lavoro».
Traverso prende carta e penna e «denuncia il direttore per presunti reati penali e irregolarità di tipo finanziario» alla Procura di Chiavari, alla Corte dei Conti di Genova e Roma, alla Prefettura, ai Carabineri e alla Digos. Perché Traverso «è venuto a conoscenza che Aronica, che non ha tempo di ricevere e rispondere, trascorre molto del suo tempo inviando barzellette di natura politica a destra e a manca. Alcune contengono ingiurie verso il presidente del consiglio Silvio Berlusconi».
Traverso cita pari pari le frasi volgari delle famose e-mail che dovrebbero rinfrancare lo spirito, confermandone l'invio durante l'orario d'ufficio all'indirizzo di dirigenti, assessori e funzionari. «Nel mentre si ritiene - scrive nella denuncia - che il compito del segretario nonché direttore generale sia quello di migliorare il funzionamento del Comune di Chiavari e non quello di fare, con attrezzature dell'ente, propaganda politica, a spese dei cittadini chiavaresi». Ma Traverso non l'ha mica capito lo spirito dell'operazione. Traverso non ha capito niente di quella novità gestionale del comune-azienda. Che Aronica si premura di spiegare a sindaco, assessori e capigruppo consiliari «per evitare incomprensioni ed attriti che qualcuno potrebbe fomentare». Così martedì recapita, tramite messo comunale, una lettera chiarificatrice: «È assolutamente vero che invio e-mail ai dirigenti e ai dipendenti del Comune - scrive il direttore - ed è altrettanto vero che il contenuto di tali e-mail fa della satira nei confronti di molteplici fenomeni di costume che riguardano non solo la politica, ma tantissimi altri momenti del vissuto umano». Una goliardata? Macchè, il discorso è serissimo. È «tecnica di gestione dell'organizzazione aziendale volta a stemperare i momenti di tensione che colpiscono i gruppi di lavoro».

Aronica la chiama «comicoterapia», i cui effetti benefici ha illustrato in una recente pubblicazione. Insiste che non costa nulla ai cittadini e che l'invio gli ruba solo tre minuti di tempo. Tempo speso per l'azienda, naturalmente.

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