Il segreto della dieta giusta è nascosto nel nostro Dna

La dieta giusta è scritta nel nostro Dna. Il nostro destino alimentare sta nascosto nei geni, che sanno già fin d’ora se un domani potremmo soffrire di diabete, gotta o ipertensione. Scoprirlo significa correggere le cattive abitudini a tavola e prevenire le malattie del futuro. Oltre che dare una mano ai nostri tessuti a mantenersi giovani. Come fare? Oggi si può, con un test del Dna. Una mappatura che ci permetterà di scoprire la predisposizione dei nostri geni e di schedarli, in una sorta di pedigree. Nulla di invasivo. Non ci sono né prelievi di sangue, né iniezioni. Basta un semplice campione di saliva.
Il gruppo Ngc medical, che già commercia apparecchiature elettromedicali e dispositivi medici monouso, provvederà a inviare la provetta oltre oceano, in un centro specializzato della Virginia dove vengono effettuati anche i test commissionati dall’Fbi e dal ministero della salute. Nei laboratori del centro BioServe i medici americani schederanno il nostro Dna, ci diranno quali caratteristiche buone ha e quali sono i suoi punti deboli.
Come in una puntata di Csi, vedremo al microscopio come siamo fatti e soprattutto come potremo diventare. E da qui potremo farci consigliare la dieta su misura per noi, con tanto di integratori adatti per colmare le carenze. «Attraverso il cibo - suggerisce Nicola Sorrentino, nutrizionista dell’Università di Pavia - possiamo modificare l’espressione dei geni. Con un’alimentazione corretta ci difendiamo dall’obesità e da moltissime malattie. Il test può essere effettuato senza problemi su bambini e adulti».
Far analizzare il nostro Dna costa 700 euro e, nel «pacchetto salute», è prevista anche la spesa di un euro al giorno per gli integratori alimentari (dagli omega tre alla melatonina) necessari a combattere l’invecchiamento. In questo modo si può anche riparare il Dna danneggiato. «Viviamo in una delle città più inquinate - spiega Bruno Mandalari, specialista di dermatologia - e facciamo i conti con smog e ritmi di vita stressanti. L’invecchiamento è prodotto dai geni e dalla loro interazione con l’ambiente. Identifichiamo le mutazioni che favoriscono l’attività delle cellule e agiamo su quelle». Testimonial dell’iniziativa è la presentatrice Susanna Messaggio che si è sottoposta al test in prima persona: «Sì, ho fatto da cavia e mi sono sottoposta all’esame della saliva. Va capita l’importanza del nostro patrimonio genetico per saper contrastare i processi di invecchiamento. Si tratta di un nuovo tipo di chek-up estremamente utile».
Tra le scoperte che potremo fare leggendo la catena del nostro Dna ci sono una cinquantina di mutazioni genetiche che si riferiscono a otto diversi processi biologici: tra questi ci sono la nostra predisposizione infiammatoria, il livello della nostra attività antiossidante, il grado di ipertensione, l’impatto che hanno su di noi zuccheri e grassi contenuti nei cibi. E con questo tipo di consapevolezza ci renderemo conto che mangiare bene o smettere di fumare non sono solo luoghi comuni del viver sano. Saranno scelte da prendere con più coscienza per evitare i rischi che anche la cartina tornasole del nostro Dna ci fa intuire.


Il test si potrà trovare in numerosi ambulatori specialistici o nei centri diagnostici (poliambulatori) dove si potrà fare riferimento a un medico e a personale opportunamente formato, in grado, dopo un’apposita visita, di fornire tutte le informazioni richieste e spiegare nel dettaglio le caratteristiche del test e dei risultati attesi.

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