Un uso «ponderato e ripetuto della forza» che sfocia in «livelli di battaglia», una serie di fatti destinati a creare un allarme sociale proporzionale allescalation di episodi. Ha scritto così il Gip di Bologna Andrea Scarpa nellordinanza di custodia che ha portato in manette stamani cinque anarco-insurrezionalisti appartenenti al circolo Fuoriluogo per associazione per delinquere finalizzata alleversione dellordine democratico (articolo 1 legge 15 del 1980). Un sesto anarchico del gruppo è stato invece messo in stato di fermo per lattentato del 29 marzo alla sede Eni di via San Donato, compiuto con tre ordigni incendiari. Per altri quattro è scattato lobbligo di dimora nelle località di residenza e per altri tre ancora il divieto di dimora a Bologna.
In totale gli indagati sono 27.
Sei anarchici in manette: a tradirli la fotocopiatrice
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