«Sei un camerata» Giovane ricercatore picchiato in strada a colpi di casco

«Sei un camerata?» Lui, un ricercatore universitario di 30 anni, precario di Lettere e Filosofia, che tornava a casa a piedi dopo una cena con amici, ha risposto: «Sì, no, non lo so, non so nemmeno che cosa significa». A quel punto è scattata l'aggressione: pugni, calci, colpi di casco sferrati in pieno volto. È accaduto giovedì notte alla Garbatella, a Roma. I balordi, quattro, a bordo di due scooter, sono fuggiti. Il ricercatore è stato ricoverato all'ospedale San Camillo: ha riportato la frattura del naso e di uno zigomo, guarirà in 35 giorni. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha condannato l'aggressione. «È assolutamente necessario fare al più presto chiarezza su un episodio grave e inquietante», ha dichiarato.
Intanto, a centinaia di chilometri di distanza, si è verificato un altro caso di intolleranza. È accaduto su un treno delle Ferrovie Appulo-Lucane sulla tratta Matera-Bari. Un controllore si è rivolto a un gruppo di extracomunitari con gravi insulti razzisti. «Vai a lavorare invece di stare davanti al supermercato», ha detto a uno di loro.

E poi ancora: «Vai a lavorare come faccio io»; infine le parole più pesanti: «Speriamo che venga Hitler, che ti tagli la testa e ti metta in un forno crematorio». La scena è stata filmata da un passeggero, il video è stato pubblicato su Youtube. I vertici dell'azienda hanno aperto un'inchiesta.

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