«Semmai si punisca chi parcheggia sulle piste ciclabili»

Marciapiedi. «Marci-a-piedi», scandisce il vicesindaco, Riccardo De Corato. I vigili urbani ieri mattina hanno ricevuto una nota con cui vengono invitati a controllare con più attenzione le biciclette che circolano sui marciapiedi della città. Avvertimento che Roberto Miglio, sindacalista del Csa, traduce con il via a un regime della tolleranza zero contro le due ruote: in arrivo multe da 36 euro a tutto spiano. «Fino ad ora l’indicazione era sostanzialmente quella di chiudere un occhio, ora il cambio di marcia - afferma Miglio -, ma un conto sono gli scriteriati che sfrecciano a velocità massime, un altro le persone che utilizzano il marciapiede con prudenza». Distinzione identica a quella che fa nel pomeriggio il comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon, che puntualizza: «Non si tratta di un dispositivo che invita a fare multe ma a effettuare specifici controlli. Ho trasmesso ai comandi l’esposto inviato l’8 maggio da un cittadino, una lettera accorata che ci chiede più severità contro le biciclette sui marciapiedi. Ma vale sempre il buonsenso, saranno puniti gli indisciplinati».
Il vicesindaco puntualizza che «la sanzione è prevista dal Codice della strada, occorre più severità perché abbiamo ricevuto diverse proteste da parte dei pedoni». Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi, sostiene che «tra tutte le priorità che riguardano la sicurezza sulle strade, questa è la più ridicola. Sarebbe meglio che il Comune chiedesse ai vigili controlli severi contro gli automobilisti che sfrecciano a cento all’ora lungo i viali. Non mi risultano incidenti mortali causati da ciclisti sui marciapiedi». Casomai, incalza Baruffi, «sarebbe bene che il piano per le piste ciclabili passasse dagli annunci a qualche fatto, questo aiuterebbe a ridurre l’uso dei marciapiedi da parte dei ciclisti per salvarsi la pelle». Ma l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci assicura che «il Comune investirà venti milioni di euro per la realizzazione di nuove piste ciclabili, l’obiettivo è di portare entro il 2009 gli attuali 70 chilometri a circa 120. Nel piano è prevista anche la possibilità di ottenere la certificazione di qualità per realizzarle lungo i marciapiedi più larghi». Richiesta sollecitata peraltro anche dalla capogruppo dell’Ulivo Marilena Adamo, secondo la quale «giacché negli anni scorsi sono stati spesi inutilmente molti soldi per allargare i marciapiedi, almeno si rimedi realizzando zone gialle per le bici».


Controlli più severi verso le due ruote sono ben visti dal capogruppo milanese di Forza Italia: «È giusto, se sfrecciano sui marciapiedi sono un pericolo per bambini o mamme con i passeggini. Noi ci siamo impegnati a costruire più piste ciclabili, loro devono rispettare le regole».

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