Esistono molti modi per organizzare un picnic, in fondo si tratta semplicemente di pranzare all'aria aperta, seduti su un prato mangiando un sandwich e bevendo una bibita. Giusto? Sbagliato. Se la pensate così, per cortesia, chiamatelo «mangiare un panino all'aperto» o al massimo pranzo al sacco, ma non picnic. Formale, con tovaglia di cotone bianca e piatti di ceramica, o più informale con plaid e piatti in melamina, il picnic (quello vero) si attiene ad una sola regola, eleganza nella sua semplicità. Perché ha origini nobili. È un termine che risale al 1600 e che conobbe il successo durante le battute di caccia organizzate in epoca vittoriana, il suo nome deriva dalla fusione di due parole francesi pique «spilluzzicare» e nique «qualcosa di scarso valore». A tal proposito il dipinto che meglio celebra questo momento en plein air è «Le déjuner sur l'herbe» di Édouarde Manet, del 1862, oggi al Musée d'Orsay di Parigi. Quindi, tutto questo per sottolineare che sì i tempi sono cambiati ma, in un picnic, è sempre l'aspetto estetico a contare di più, oltre alla compagnia e al cibo naturalmente. Per evitare di arrivare sul posto e aver scordato qualcosa di fondamentale, il consiglio è quello di pianificare il tutto con anticipo.
Da dove partire? Ma proprio dal cestino, che rappresenta l'elemento essenziale. Deve essere bello e possibilmente termico. L'ideale sarebbe quello in vimini e oggi se ne trovano di graziosi, completi di tutto e a prezzi abbordabili. Riempiti di tutto punto non saranno leggeri, ma volete mettere l'effetto scenico su una coperta nel mezzo di un prato verde?
Sul come farlo, ci sono due scuole pensiero. Quella super chic con tovaglia bianca in lino, flute per lo champagne e piatti in porcellana. La seconda, più informale, prevede comunque una coperta, anche di cotone, o un lenzuolo in lino, quelli un po' spessi che le nonne usavano per i letti e che oggi si trovano nei mercatini e comunque di un materiale facilmente lavabile in lavatrice. E se non volete piatti e bicchieri in ceramica e vetro perché rischiano di rompersi, potete optare per una valida alternativa in plastica o melamina. In ogni caso tassativo no a posate, piatti e bicchieri di plastica usa e getta.
Eleganza innanzitutto, e poi sul mercato oramai ne esistono di belli e leggeri. Tovaglioli, meglio in stoffa ma è anche vero che quelli in carta sono più pratici, purché in tono con il resto. Riguardo il cibo, oltre a essere stuzzichevole deve appagare anche la vista, quindi meglio utilizzare dei contenitori graziosi o piccole buste di carta o stoffa. Per quanto riguarda il trasporto dei liquidi, se non volete rinunciare al vino (nella bottiglia di vetro s'intende) potete sceglierne di formato più piccolo da 0,375. Per il té o caffè, ci sono thermos che riescono a tenere la temperatura veramente a lungo. Per tutto il resto, acqua, bevande e altro, meglio le bottigliette di formato ridotto, più facili da trasportare. Il consiglio è quello di infilare nel cestino un paio di canovacci o strofinacci puliti. Potranno tornarvi utili come mini tovagliette per appoggiare cibo oppure i piatti, improvvisando un'apparecchiatura su un sasso o su un qualunque piano di appoggio. Veniamo al menù. È un classico dei picnic proporre gli avanzi in maniera fantasiosa oppure i classici club sandwich. Ricordatevi anche delle borse dove riporre i rifiuti che inevitabilmente si produrranno durante la giornata. Il picnic è un momento di gioia e di condivisione a contatto con la natura ma nel rispetto dell'ambiente. L'area verde che occupate deve essere lasciata come l'avete trovata. Non si tratta solo di educazione ma di profondo e innato senso di civiltà, o almeno così dovrebbe essere.
E adesso qualche trucco per un perfetto picnic. Per una vostra maggiore comodità, portate con voi un cuscino, anche come eventuale piano di appoggio. E a tal proposito, vi risulterà molto comodo, avere dietro, una tavola o un vassoio da infilare sotto il plaid o il lenzuolo da pic-nic. In questo modo avrete una sorta di tavolo «nascosto» comodo per appoggiare acqua o altri liquidi, soprattutto se vi trovate su terreni irregolari o pieni di buche. Altro accorgimento riguarda l'ombra, meglio munirvi di un ombrellone che lascerete in macchina se la zona scelta è già ricca di alberi. A proposito di auto, vi converrà parcheggiarla non troppo lontano dal luogo del vostro pic-nic, attrezzatura e cestino potrebbero rivelarsi pesanti e difficoltosi da trasportare tutto in una volta. E poi? Un buon libro, un cappello e, magari non li userete, golfino e spray contro le zanzare, potrebbero rivelarsi ottimi alleati. E dato che si tratta di una giornata all'aperto ricordatevi che è sempre meglio tenere basso il volume della radio, della musica e anche della voce.
È un momento di relax per tutti. C'è una bella differenza tra il prendersi la briga di organizzare tutto questo in maniera perfetta e finire a mangiare un panino saturo di affettato, tracannando una birra. O no?lacasainordine.com
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