«Inutile negare che sia una preoccupazione legittima quella legata agli immigrati clandestini. Specie nelle aree Falck, la loro presenza è massiccia. Bisogna però specificare che stiamo parlando quasi esclusivamente di episodi di microcriminalità che, naturalmente, contribuiscono a creare un clima di insicurezza». Parola di Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto San Giovanni.
Valutazione in risposta a fatti di cronaca, dagli abitanti del quartiere Pelucca che non possono più prendere autobus perché minacciati dai nomadi a bordo dei mezzi a quelli di via Boccaccio ormai vittime di furti quotidiani. Violenza che, comunque, al primo cittadino fa preferire Sesto rispetto a Bogotà, città sotto assedio e dove, in occasione di una sua visita al congresso dei compagni colombiani, è rimasto colpito dallassassinio di una giovane poco lontano dal suo albergo. Ma il sindaco descamisado, quello che da sempre sogna «di essere in una piccola Cuba», garantisce che «la situazione delle aree Falck (...) sparirà col tempo, mano a mano che la zona avanzerà col processo di riqualificazione» e che anche in pieno centro, in via Marconi, il degrado scomparirà. Come? «Stiamo trattando con lAler affinché vi trasferisca la sua sede per il nord Milano».
Dimostrazione che Oldrini non si è ancora accorto di vivere in una città dove i furti schizzano allinsù e la gente gira poco di sera. Eppure, gli basterebbe farsi un giro online sul forum dellamministrazione comunale e si accorgerebbe che la sinistra sul tema sicurezza è davvero inaffidabile.
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