Bei tempi quelli di Lorenzago, quando nellagosto del 2003 in una baita austera si riunirono i «quattro saggi» dellallora Polo della Libertà per mettere a punto la riforma costituzionale del centrodestra poi bocciata dal referendum. Tra quei fantastici quattro (insieme a Nania, Calderoli e DOnofrio) cera il senatore Andrea Pastore che adesso ripensa a quei momenti con un po di nostalgia. «Allora si respirava con più vigore quel naturale impeto riformatore del centrodestra - ricorda Pastore - le tentavamo tutte pur di sbloccare con tutte le nostre forze lo stallo in cui la sinistra aveva portato il Paese». «E Lorenzago aprica tra i campi declivi che dalto/ la valle in mezzo domina», scriveva Carducci.
Oggi che a dominare sono i litigi nel centrodestra, riflette ancora Pastore, bisognerebbe «far ripartire lantico spirito riformatore che i cittadini ci chiedono». E, perché no, si potrebbe ritrovare quello spirito in quella Laurenzago «che al mio passaggio si imbandiera», scriveva ancora Carducci. Un auspicio per la maggioranza di governo?Il senatore orfano di Lorenzago
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