(...) in relazione alle procedure di assegnazione del terminal Multipurpose e dei servizi di banchina concessi alla Culmv. Per tutta questa massa critica di colpe, e di responsabilità penali, laccusa, il pubblico ministero Walter Cotugno, aveva chiesto una condanna a 6 anni (72 mesi, non 2) oltre a un anno di libertà vigilata per Novi, e condanne pesanti anche per altri sette imputati: lex segretario generale dellAuthority di Palazzo San Giorgio, Alessandro Carena, larmatore Aldo Grimaldi, lex consulente della stessa Authority, Sergio Maria Carbone, lavvocato dello Stato Giuseppe Novaresi, lex dirigente dellAutorità portuale Filippo Schiaffino, lex vice console della Culmv, Walter Marchelli, e il terminalista e imprenditore Aldo Spinelli. Al termine del processo svoltosi con il rito abbreviato e chiuso ieri con la sentenza del giudice per ludienza preliminare Maurizio De Matteis, anche Carena, Grimaldi e Carbone sono stati «multati» con 2 mesi di reclusione e 200 euro, mentre gli altri alla sbarra, Novaresi, Schiaffino, Marchelli e Spinelli, sono stati assolti. Il giudice inoltre ha respinto la richiesta di risarcimento danni avanzata dalla compagnia «Ignazio Messina &C», grande accusatrice di Novi, e ha stabilito che le spese processuali siano compensate.
Inevitabile losservazione, da parte del cosiddetto uomo della strada, per non scomodare la classica casalinga di Voghera (città questa, fra laltro, già sede di lavoro del dottor Cotugno): «Ma allora è stato tutto un flop, abbiamo, anzi hanno scherzato? Ma come? Da sei anni con infamia a due mesi e una multa che neanche per eccesso di velocità o sforamento delletilometro? E alla fine, quantè costato questo processo in termini economici e, soprattutto, psicologici, morali, di immagine pubblica e di conflitti privati? E dunque, nella patria del diritto, ne dovrà rispondere qualcuno, o si farà come al solito finta di niente?». Qualunquismo o buon senso regolarmente tradito? E sì, perché - si potrebbe eccepire - il dispositivo della sentenza precisa che, insomma, non è filato tutto secondo le regole. Ma dice anche che da qui a criminalizzare ce ne corre. Turbativa dasta cè, ma «vale» due mesi e 200 euro. Poi, però, sta scritto anche, nella sentenza, che Novi, Carena, Carbone e Grimaldi, per i quali sono state escluse le ipotesi di concussione in danno dei terminalisti Messina e sono state concesse le attenuanti generiche ed è stata applicata la condizionale, «sono stati condannati a risarcire i danni subìti dallAutorità portuale». Che non devono essere proprio bruscolini. Il gup, infine, ha dichiarato «la sopravvenuta inefficacia del sequestro preventivo disposto dal tribunale del Riesame in danno della Culmv, disponendo limmediata restituzione alla stessa di oltre 74mila euro che erano stati sequestrati». Insomma: come contraddire luomo della strada e la casalinga di Voghera che potrebbero pensare - guai al mondo! - a una sentenza «ma-anchista», tipo: «Avete torto, ma anche ragione»?
Novi, comunque, si prende la sua rivincita: «È un buon risultato. Cè solo la condanna per turbativa dasta, che è una scemata. Per questa cosa hanno fatto morire mia moglie e mi hanno arrestato». È il suo primo commento. Poi definisce «atteggiamento scandaloso» quello dellattuale presidente dellAutorità portuale, Luigi Merlo, che, costituendosi parte civile, aveva chiesto la condanna per tutti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.