Consoliamoci con il campionato grandi firme. Inutile raccontare che gol è bello e tanti gol sono anche più bello. Qui ci sono difese che fanno acqua, gioco che, talvolta, fa danni solo al buon nome delle formazioni e alle loro ambizioni. Anche in questa giornata siamo andati sopra la ventina di gol. Ma solo le grandi firme ci tengono lì, abbacinati e affascinati dai loro colpi: cavati dalle fantasticherie più che dalla realtà. Ovvero: non sembrano nemmeno realtà. Stavolta ce li siamo goduti tutti: Ibra non fallisce un colpo (13 gol in 13 partite diverse). Cavani è un memorabile cecchino: la tripletta di ieri è stata la dimostrazione del suo segno del comando. Matri è sempre più oggetto del desiderio perché, insieme a qualche errore, rifila anche reti pesanti.
LInter si stava sgretolando, Milito sembrava un re senza cavallo (e senza gol), Etoo un ballerino senza musica. Qualcuno avrà pensato che Benitez non ci aveva visto male. E Leonardo ha voluto confermare: ha mandato in campo gli ultimi due acquisti, un centrocampista e un attaccante, che poi era lidea del predecessore. Leo ieri ha dimostrato che Santon e Coutinho sono poca cosa, mentre Kharja e Pazzini ti cambiano la squadra. Paz ci mette anche i gol: si è presentato con due colpi dautore. Giravolta e tiro da far venire il mal di testa ai difensori e quella digrignante girata di testa, quel volo a mezzaria, che avrà ricordato il miglior Boninsegna o il devastante Gigi Riva, ma metteteci pure il voluminoso Bobo Vieri. Ora i gol in campionato sono 8 in 20 partite. Ieri si è guardato attorno, ha capito, raccontato: «Guardando questa squadra dal campo mi sono spaventato per la sua forza. Mi sono divertito, qui ti arrivano un sacco di palloni». Figuratevi il divertimento per gli interisti!
Sì, certo, e chi dimentica la bravura di un Di Natale o la stritolante essenzialità con la quale Kozak ha rilanciato la Lazio? Però ci sono giocatori che ti lasciano il timbro. LInter aveva Milito, si gode Etoo, ma questo Paz è più pazzo di lei. Solo qualche ct non ha capito che il tipo era, è, e sarà il miglior centravanti italiano. LInter lo ha intuito e ieri ha mandato allincasso spiccioli di quei 20 milioni che Garrone ha spillato a Moratti. Botta e risposta con quellIbra devastante che regna nel Milan, in compagnia di Robinho, Pato.
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