di Riccardo Signori
Se lInter, da qui a maggio, avesse lo stesso numero (e lo stesso peso) di infortunati subito dalla Juve nei primi quattro mesi di campionato, ci sarebbe quasi da scommetterci uno stipendio: la Juve va a prendere lInter e tutto finisce in volata. Soluzione alla penultima giornata. Cagliari e Siena a far da giudici, ma stavolta in casa. In caso contrario, la Juve starà attaccata alla squadra di Mourinho ma difficilmente riuscirà a sorpassarla. Ormai il campionato ha dimostrato quanto doveva, da qui le indicazioni.
LInter appena gli mancano uomini importanti(Samuel, Maicon, Stankovic e cè da pensare che, prima o poi, Ibra...) va in affanno. La Juve cè andata (assenti Buffon, Trezeguet, Camoranesi, Zanetti), ma si è aggrappata con le unghie a quelli che restavano, le stelle hanno messo in campo personalità nei momenti di difficoltà per gli altri. La Juve è squadra sempre, lInter non sempre. LInter ha qualche traditore di troppo. Tutte e due giocano calcio di scarsa qualità, ma Mourinho può contare su 25-26 giocatori ben alternabili, Ranieri conta solo su 14-15 in grado di non cambiare faccia alla squadra.
La Champions potrà essere lo spartiacque tra chi può e chi non può.
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