«Senza di noi» Gli immigrati preparano il giorno di sciopero

«Vogliamo che finisca la politica dei due pesi e delle due misure, nelle leggi e nell’agire delle persone». È la piattaforma del manifesto per «Primo Marzo 2010, una giornata senza di noi», il collettivo che ieri, presso lo Spazio Tadini, ha annunciato l’iniziativa il cosiddetto «sciopero degli immigrati» presentando le modalità della protesta in programma per il 1° marzo 2010.
Obiettivo della manifestazione è stimolare una riflessione seria su «cosa davvero accadrebbe se i milioni di immigrati che vivono e lavorano in Europa decidessero di incrociare le braccia o andare via». In Italia sono 12 i comitati territoriali che si sono mobilitati per organizzare iniziative: 40mila gli iscritti al gruppo nato su Facebook, molte le adesioni da parte delle associazioni politiche e non solo. Tra gli altri tutto il mondo del volontariato di sinistra, Peacereporter, ma anche Naga e Legambiente.

I sindacati dicono sì alla protesta e no allo sciopero: «Riteniamo che oggi in Italia si debba sostenere questa giornata di sensibilizzazione ma non proclameremo lo sciopero» ha detto Giovanni Minali, della segreteria della Cgil Lombarda.

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