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Sequestra ragazza e si barrica in negozio: arrestato dopo 7 ore

E' stato arrestato lo squilibrato che oggi ha preso in ostaggio una 14enne in un negozio a Lucera, nel Foggiano. La ragazza sta bene. L'uomo tre anni fa aveva già compiuto un atto simile chedendo, come questa volta, di poter parlare con l'onorevole Mussolini

Sequestra ragazza 
e si barrica in negozio: 
arrestato dopo 7 ore

Foggia - È finita alle 18 con l’intervento dei Nocs il sequestro della ragazzina quindicenne, bloccata stamane da un uomo di 35 anni, con problemi psichici, che già  il 6 magggio del 2007 si era reso protagonista di un episodio analogo in un centro commerciale sempre a Lucera. A quanto si è appreso gli agenti dei Nocs, già  da alcune ore erano praticamente all’interno del negozio, hanno approfittato di un momento di distrazione del sequestratore per bloccarlo e disarmarlo del coltello con il quale, sin da stamane, minacciava alla gola la ragazzina.

Il coraggio della ragazza La quindicennne si è dimostrata particolarmente attenta e coraggiosa scostandosi dall’uomo appena questi si è distratto, consentendo così l’intervento degli agenti che lo hanno bloccato. La ragazza è stata immediatamente portata fuori verso un’ambulanza dove è stato accertato che non ha riportato ferite anche se ovviamente è in stato di forte tensione emotiva.

Rischio di linciaggio
Momenti di concitazione si sono vissuti quando il sequestratore è stato portato via con auto delle forze dell’ordine che è stata per alcuni minuti accerchiata dai cittadini esasperati da quanto accaduto. Ma tutto si è concluso in breve tempo anche grazie alla presenza delle forze di polizia. C’erano, infatti, anche i carabinieri e i militari della Guardia di Finanza. Ora il sequestratore è stato trasferito al commissariato di Lucera dove potrebbe essere interrogato, d’altra parte sul posto sin da stamani c’era il procuratore capo di Lucera Massimo Lucianetti. Hanno seguito sul posto tutto lo svolgersi dell’operazione il questore Bruno D’Agostino ed il comandante dei carabinieri colonnello Vito Antonio Diomeda.

Questa mattina il sequestro Questa mattina alle 11 M.C, un uomo di 35 anni ha sequestrato una ragazzina di 14 anni all’interno di un negozio di articoli da regalo.  Il negozio, all’interno del quale l’uomo ha tenuto sotto sequestro la minorenne minacciandola con un coletto alla gola, si trova in pieno centro storico di Lucera alle spalle della cattedrale. Grande apprensione per i genitori della giovane che sono stati costantemente assistiti da una psicologa delle forze dell’ordine e hanno atteso notizie in un portone che si trova proprio accanto al negozio. Tra la folla di curiosi anche la mamma del sequestratore anche lei in evidente stato nervoso. A chiedere continuamente informazioni sulla ragazza anche le due amiche che questa mattina si trovavano con lei davanti alla vetrina del negozio quando la ragazzina è stata aggredita e costretta con la forza ad entrare nell’esercizio commerciale. "I reparti speciali sono nel negozio. Il sequestratore non può vederli perchè ha sotto controllo solo un angolo della prima stanza. Stanno valutando come entrare in azione". Lo ha detto il sindaco di Lucera, Pasquale Dotoli.

L'intervento della Mussolini
"È uscito dal carcere due mesi fa e oggi ha rifatto la stessa cosa" ha commentato l'onorevole Mussolin. Già nel 2007 infatti l’uomo era stato protagonista di una vicenda simile, e anche in quella occasione aveva chiesto di parlare con alcuni politici, tra cui la stessa Alessandra Mussolini. La parlamentare, che si sta mantenendo in stretto contatto con la Polizia, si è detta disponibile a parlare con il rapitore.

Tre anni fa sequestrò una donna Ha problemi psichici M.C., 35 anni, nel 2007 fece esattamente la stessa cosa in un centro commerciale di Lucera. In quella circostanza l’uomo sequestrò nel parcheggio dell’ipermercato una giovane donna, incinta di tre mesi, minacciandola con un coltello, la costrinse ad entrare con lui in un negozio nel centro commerciale e a restare con lui per alcune ore mentre, in evidente stato di eccitazione e di confusione mentale, egli trattava con le forze di polizia e chiedeva di parlare con alcuni personaggi della politica, tra i quali Alessandra Mussolini, Pietro Fassino e con Carlo Azeglio Ciampi. Probabilmente voleva un loro intervento per un posto di lavoro. In quella circostanza fu proprio la deputata di centrodestra a dare inconsapevolmente una mano a poliziotti e carabinieri per la liberazione dell’ostaggio e la cattura dell’uomo.

La chiamarono infatti per telefono e cercarono di passarla al giovane: seguirono fasi concitate, in breve concluse con la cattura dell’uomo.

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