Sequestra la sua ex in casa e la violenta per 12 ore

La donna ha dato l'allarme mentre il suo aguzzino era addormentato, è stata salvata dai carabinieri

Sequestra la sua ex in casa e la violenta per 12 ore
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La donna, un'italiana, ha concesso all'ex compagno un ultimo incontro. E lui, appena entrato in casa, ha sbarrato la porta e per oltre 12 ore ha abusato della 45enne. La vittima alla fine è riuscita a liberarsi e a chiamare il 112.

L'incubo della donna è cominciato nella serata di domenica. L'uomo, un 33enne anche lui italiano, si era rifatto vivo con la ex e da un po' si era fatto insistente. Le aveva più volte chiesto di poterla rivedere. Dopo molti rifiuti, la 45enne ha accettato di avere un ultimo incontro. Ha quindi ricevuto l'uomo in casa propria, in un appartamento di viale Umbria. Il 33enne, nel momento in cui è entrato in casa, l'ha assalita. Ha chiuso e sprangato la porta con una sedia e altri mobili, per impedire alla vittima di scappare (e a chiunque di entrare) e le ha subito tolto di mano il telefonino, per impedirle di chiamare aiuto, e anche le chiavi. L'appartamento della 45enne è diventato una prigione senza via d'uscita. In questa situazione l'uomo ha potuto fare della ex compagna quello che ha voluto. Per l'intera serata, la notte e la mattinata successiva, oltre 12 ore appunto, lei è stata sequestrata, picchiata e stuprata.

L'ex ha costretto la vittima a subire ripetuti rapporti sessuali. L'ha anche tenuta sotto scacco, minacciandola di morte con un cacciavite puntato alla gola. Motivo per cui la donna non ha potuto nemmeno urlare per richiamare l'attenzione dei vicini del palazzo. All'ora di pranzo di lunedì la vittima ha potuto però approfittare di un momento favorevole. Il 33enne ha assunto alcol e droghe e si è addormentato, mollando la presa. A quel punto lei ha ritrovato il telefono e ha chiamato i soccorsi. Nell'appartamento sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile, che hanno finalmente salvato la 45enne dal suo aguzzino.

Quando i militari sono arrivati, intorno alle 13 di lunedì, l'aggressore, che poi è risultato avere alcuni precedenti penali, stava ancora dormendo ignaro di quello che stava per capitargli. I carabinieri lo hanno ammanettato e portato nel carcere di San Vittore. È accusato di sequestro di persona, lesioni e violenza sessuale. La vittima, sotto choc, invece è stata accompagnato al Svs della clinica Mangiagalli, centro specializzato nel soccorso e nel supporto di chi subisce abusi sessuali. Ha poi raccontato che con il 33enne aveva avuto una relazione durata circa sei mesi che lei aveva interrotto non troppo tempo fa.

Poi l'ex compagno era tornato alla carica telefonandole molte volte allo scopo di rivederla. Inizialmente la donna, riconosciuto il numero dell'ex, non aveva risposto. Poi, esausta, aveva ceduto, non potendo prevedere - ha spiegato - un intento violento.

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