La criminalità sembra aver alzato lasticella a Genova. Le azioni si fanno sempre più violente. La tecnica sembra sempre più simile a quella scritta nei copioni delle fiction. Ma le rapine sono reali, le pistole che un tempo per questi blitz si rivelavano quasi sempre armi giocattolo senza tappino rosso adesso sono pronte a sparare per davvero. La cosa che più impressiona è che si tratta spesso di colpi da poco, di azioni rischiose, che mettono a repentaglio anche lincolumità delle vittime o dei passanti, per un bottino di qualche centinaio di euro.
Le revolverate in strada non sono più una notizia sensazionale. Ieri mattina non ci sono stati colpi sparati, ma i due rapinatori che hanno ripulito unagenzia assicurativa a Sestri Ponente hanno sequestrato e legato i dipendenti. Il tutto per fuggire con 400 euro e un orologio Rolex, molto probabilmente rubato a uno degli stessi impiegati. Dai primi riscontri, insomma, i banditi non sembrerebbero professionisti. I due però erano armati, uno di pistola, laltro di coltello. Il loro modo di agire fermo e minaccioso non ha certo indotto i tre dipendenti presenti nellagenzia a tentare la benché minima resistenza. Tutti sono stati così immobilizzati e legati mani e piedi con fascette di plastica, di quelle usate per stringere savi elettrici. I malviventi hanno agito con relativa tranquillità, ma non hanno trovato più di 400 euro in contanti e si sono accontentati di «arrotondare» con il Rolex. Quando è stato possibile ai dipendenti lanciare lallarme era ormai troppo tardi per intercettare i rapinatori.
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