Sequestrate alla ’ndrangheta anche due squadre di calcio

Sono l’Interpiana di Cittanova ed il Sapri, che militano nel campionato di serie D, girone I, le due squadre di calcio sequestrate ieri dalla guardia di finanza di Reggio Calabria, con la collaborazione dei carabinieri, insieme ad altri beni per un valore complessivo di 190 milioni di euro.
I beni, secondo l’accusa, erano riconducibili alla cosca Pesce di Rosarno, che avrebbe utilizzato le due formazioni per accrescere il proprio consenso sul territorio.
Le due formazioni, attualmente, occupavano posizioni di centro classifica. L’Interpiana è stata costituita l’anno scorso dalla fusione con la precedente squadra del Rosarno. Nel Sapri calcio la cosca avrebbe detenuto delle quote in maniera occulta
Nel corso dell’intera operazione della Guardia di finanza e dei carabinieri di Reggio Calabria, e svoltasi in Calabria, Campania, Lazio e Lombardia, sono stati sequestrati beni per un valore di 190 milioni di euro. Per l’esattezza 40 imprese, con tutto il patrimonio aziendale, operanti principalmente nel settore dei trasporti, in quello agrumicolo e nel commercio.

A queste vanno aggiunte 44 abitazioni, 4 ville, 12 autorimesse, oltre a 60 terreni, 56 autoveicoli e 108 autocarri. «Le squadra di calcio per le cosche della ’ndrangheta- dicono gli investigatori- erano uno strumento prezioso per acquisire e controllare il consenso sul territorio».

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