Sequestrati durante il poker

Non si sa se abbiano anche urlato «fermi tutti questa è una rapina», quello che è certo, però, è che hanno rapinato un «poker house», una sala dove si gioca il famoso gioco di carte americano, in perfetto stile western, pistole in pugno, viso coperto e facendo stendere a terra giocatori e personale, che in quel momento si trovavano nel locale. È accaduto nella notte tra domenica e ieri a Sanremo. Tre banditi, con il volto nascosto da passamontagna, le mani protette da guanti e pistole in pugno (non si sa ancora se vere o giocattolo), hanno rapinato il «Big ben» di via Padre Semeria, a Sanremo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il «commando» avrebbe approfittato della porta del locale lasciata socchiusa per fare irruzione nella sala da gioco. Con le armi spianate hanno costretto le quindici persone che si trovavano nel locale a sdraiarsi a terra e consegnare tutti gli averi. Un’operazione portata a termine con freddezza e, sembra, in perfetto stile militare. Alla fine i banditi hanno raccolto un bottino di circa duemila euro in contanti e diversi orologi di valore, poi si sono dileguati facendo perdere le tracce. Non è escluso che ad attendere i tre malviventi fuori dal club privato, che si trova nelle immediate vicinanze dell’autostrada, ci fossero altri complici.

Il denaro rapinato non avrebbe nulla a che vedere con le partite di «texas hold’em poker», una versione del poker, che è considerato gioco sportivo. Sul caso indagano gli agenti della squadra mobile di Imperia che hanno raccolto diverse testimonianze per cercare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto è accaduto.

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