Sequestrati e picchiati in casa da una banda di sudamericani
22 Luglio 2005 - 00:00I 4 rapinatori hanno terrorizzato unintera famiglia per una cassaforte che non cera. Fuggiti con un po di denaro e dei gioielli
Michele Perla
Rapina in villa con sequestro di persona, laltra sera a Rescaldina, vicino a Legnano. Quattro uomini incappucciati, che parlavano con un forte accento sudamericano, si sono introdotti - pistole in pugno - in unabitazione in via SantErasmo, picchiando e legando i famigliari per potersi impossessare sino a quando non si sono impossessati di gioielli e contanti. Un blitz durato una ventina di minuti e messo a segno poco dopo le 22.30, quando nella villetta erano presenti i padroni di casa, marito e moglie e con loro il figlio e la nuora, ospiti temporanei.
I malviventi hanno scavalcato la recinzione e subito hanno raggiunto il piano terra dove in quel momento si trovava soltanto la signora Rina, 60 anni. Il marito era già andato a dormire, mentre al piano superiore cerano il figlio e sua moglie. La donna stava guardando la televisione quando ha avvertito dei rumori ai quali non ha dato peso: vista lora e la calda serata, infatti, la donna aveva pensato che fosse la figlia, passata per un saluto. Uno dei quattro banditi lha subito colpita al volto con un pugno facendola cadere a terra, poi le ha legato i polsi con un filo da elettricista.
Nel frattempo gli altri tre componenti del commando sono saliti di sopra dove cera il resto della famiglia, cogliendo tutti di sorpresa. Li hanno picchiati, immobilizzati e tenuti a bada con le armi. Insomma li hanno terrorizzati, intimando di tenere la bocca chiusa per evitare il peggio.
I malviventi - che parlavano in un italiano stentato - cercavano la cassaforte che, però, in quella casa non esisteva. Per timore che agli altri componenti della famiglia potesse accadere qualcosa di tragico, però, la signora Rina si è detta disponibile a collaborare, mettendo insieme un bottino che potesse far cessare lincubo che stavano vivendo. «Abbiamo consegnato nelle loro mani tutto quello che avevamo ha raccontato. - Alcune centinaia di euro in contanti, gioielli e oggetti in oro.»
Raggiunto lo scopo prefissato e certi che non cera nientaltro da razziare, i banditi hanno rinchiuso la famiglia in una stanza e sono scappati facendo perdere le proprie tracce. Pochi minuti dopo i sequestrati sono riusciti a lanciare lallarme ai carabinieri.