Serialità

"And just like that": Samantha Jones, perché è l'anima del sequel di Sex and the City

Pochi minuti appena è durato il ritorno sulle scene dell'iconico personaggio di Sex and the City tanto da comprendere come la mitica Samantha ha ancora tanto da raccontare

"And just like that": Samantha Jones, perché è l'anima del sequel di Sex and the City
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Qualche giorno fa è calato il sipario sulla seconda stagione di And just like that (In Italia su Sky e Now). Il sequel dell’iconica Sex and the City che riportato sulla scena tutte (o quasi) le ragazze modaiole e libertine di New York è stato un vero trionfo, in fatto di ascolti e di interazioni sui social. Certo, nell’ottica di oggi e in tv sempre più mordi e fuggi, il progetto di And just like that è risultato vincente anche se, di fatto, non è stato facile riprendere le storie di Carrie e co. dopo il secondo film arrivato al cinema. Ma, fotografare la New York di oggi in una visione sempre più cosmopolita (e inclusiva) è stato un passo necessario per quei personaggi e per quella serie tv che, negli ultimi 25 anni, si è imposta come una "Bibbia" per gli amanti del glamour e per i racconti tutti al femminile. A una buona prima stagione, però, ha fatto seguito un secondo capitolo che non è stato all’altezza delle aspettative e, nonostante lo show sia stato rinnovato anche per un terzo capitolo (che arriverà molto probabilmente una volta che sarà finito lo sciopero degli sceneggiatori), ci sono molti dubbi e tante ipotesi sul futuro del franchise. E una di queste incognite si chiama Samantha Jones.

Come sappiamo, Kim Cattrall non ha preso parte alle due stagioni del sequel. Questo perché, oltre ai rapporti poco idilliaci con Sarah Jessica Parker, l’attrice pare che abbia chiesto un compenso molto più alto delle sue colleghe per essere portata sul set. Senza un accordo, Samantha Jones non è stata presa in considerazione. Una grave perdita perché, alla luce di una stagione due che ha traballato in più punti, ci siamo resi conto quanto il suo personaggio sia ancora la vera anima di And Just Like that.

Da New York a Londra: come è stata spiegata l’assenza di Samantha

Un sequel non può riproporre la stessa minestra riscaldata ma qualcosa di nuovo su una storia che, potenzialmente, ha esaurito tutte le sue svolte narrative. And just like that ha cercato di farlo, in primis con la morte di Mr. Big a fine del primo episodio, e poi con il nuovo percorso di vita intrapreso da Carrie, Miranda e Charlotte. L’assenza di Samantha, che aveva già agitato le acque prima ancora che lo show arrivasse in tv, è stato spiegato attraverso pochi e semplici passi. La donna avrebbe avuto un alterco con Carrie e il fatto che avesse lasciato New York per approdare su nuovi lidi lavorativi a Londra, ha finito per spezzare il filo. Un riavvicinamento c’è stato, proprio durante i funerali di Big, dove Carrie ha ricevuto un messaggio da parte di Samantha. Poi il nulla. Il personaggio è stato "cancellato" e al suo posto sono state inserite tre super donne che, nonostante l’impegno, non sono state all’altezza delle aspettative. Tanto che le loro storie non si sono riuscite ad amalgamare con quelle di Carrie – ora lanciatissima come autrice – e quelle di Miranda e Charlotte, una alle prese con la riscoperta della sua sessualità, l’altra alle prese con la vita da mamma di due adolescenti.

13 milioni di dollari per un cameo di appena un minuto

Ma un punto di svolta c’è stato. Nell’episodio numero 11, che ha chiuso la stagione due di And just like that, si è concretizzato il tanto atteso ritorno di Samantha. Si sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stato un ritorno in grande stile e che sarebbe stato solo un semplice cameo, ma chi lo avrebbe mai detto che il suo ritorno sarebbe stata la cosa più bella della seconda stagione? Appena un minuto o poco più è durata la sua apparizione, una semplice telefonata con Carrie, uno scambio di battute e niente è stato più lo stesso. Si crede che l’attrice sia stata pagataun milione di dollari per un minuto, ossia 13 mila dollari al secondo per una scena che ha girato ben lontano dal set e senza interferire con le sue "amiche" ma tutto questo è superfluo, perché in pochi minuti, Kim Cattrall e la sua Samantha hanno fatto comprendere quanto la sua presenza sia ancora indispensabile per la serie tv e quanto il personaggio abbia ancora tante cose da dire. Il motivo? Lei è la vera anima di And just like that. Senza di lei la serie non ha proprio più valore.

Non è solo icona di stile

In Sex and the City è sempre stato il personaggio più apprezzato e quello che ha mostrato tutte le sfaccettature di una donna che era – per davvero – fuori dagli schemi. Non è stata solo la Samantha che era uno squalo al lavoro, non solo la donna matura che non aveva mai paura di mostrare le sue imperfezioni, e non è stato solo un personaggio !sboccato" con un ottimo gusto nel vestire: Samantha Jones è stata (e lo sarà per sempre) una vera e propria icona. Ha parlato di sesso in tv senza mai prendersi troppo sul serio, dando voce ai desideri più reconditi di una donna senza cadere mai nel ridicolo, e ha rincorso l’amore fino a quando ha capito che prima di amare gli altri è importante amare se stessi. È stata una vera e propria mangiatrice di uomini, provando piaceri incommensurabili e cadendo vittima più volte in storie di poco conto, e come donna ha affrontato anche a testa alta un tumore al seno e il sopraggiungere della menopausa. Un personaggio completo, unico nel suo genere.

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Samantha è stata femminista prima ancora che diventasse una "moda"

Così al passo con i tempi che, nessuno fino a questo momento, si è reso contro che la Cattrall ha dato voce a un personaggio molto moderno anche se è nato solo nel 1998. La Jones è stata una donna al passo con i tempi, una vera e proprio femminista, che ha cercato di vivere e di trovare il suo posto in un mondo popolato ancora dal potere del "maschio alpha", e lo ha mostrato con ironia, affabilità e con un taglio pungente. Senza di lei non sarebbero potute esistere tutte le donne forti che sono arrivate dopo in tv e al cinema. Una particolarità che l’attrice ha poi conservato in tutti i progetti che sono susseguiti dopo Sex and the City.

Un ritorno necessario

A questo punto, c’è da dire che il ritorno di Samantha può solo giovare a una serie come And just like that e si spera che la terza stagione possa segnare il vero punto di svolta sia per le trattative sia per i litigi sul set. C’è bisogno di un personaggio della sua portata. Di sicuro avrebbe il pregio di non piegarsi alle mode del momento.

Lei è una donna che anticipa i tempi, non li rincorre.

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