
Mentre in Francia il 14 luglio viene salutato come festa nazionale per ricordare la presa della Bastiglia e, di fatto, l'inizio della Rivoluzione Francese e della fine del potere assolutistico della monarchia, nel resto del mondo la giornata è spesso dedicata a Lady Oscar. Nato nel 1972 come manga dalla penna di Riyoko Ikeda e intitolato Le rose di Versailles, Lady Oscar ha avuto un successo immediato in Italia, sin da quando è stato trasmesso per la prima volta il primo episodio della serie animata, nel 1982, col titolo Una spada per Lady Oscar.
Ambientato nella Francia pre-rivoluzionaria e all'interno del palazzo di Versailles, Lady Oscar segue la vita del fittizio personaggio di Oscar François de Jarjayes, una ragazza cresciuta dal padre come uomo e diventata comandante della guardia reale. Suo compito principale è quello di prendersi cura di Maria Antonietta, principessa austriaca figlia dell'imperatrice Maria Teresa e data in sposa a Luigi Augusto, delfino di Francia, per rinsaldare i rapporti tra le due potenze. Tra Oscar e Maria Antonietta nasce un'amicizia fortissima, che spinge il comandante delle guardie a proteggere la principessa da tutti coloro che la vorrebbero sconfitta, da Madame Du Barry a tutti i nobili che mormorano alle sue spalle. Accompagnata sempre dall'amico d'infanzia André, Oscar seguirà da vicino l'incoronazione di Maria Antonietta così come la relazione con il conte svedese Hans Axel von Fersen, di cui anche Oscar si innamora. Ben presto, però, l'infelicità di Maria Antonietta e l'incapacità di Luigi XVI di regnare accenderanno lo scontento del popolo, deciso più che mai a liberare la Francia dai monarchi oppressivi. Oscar, a quel punto, dovrà decidere se rimanere al fianco della regina o combattere per gli ideali del popolo che sente sempre più vicini.
Il successo di Lady Oscar
Il motivo per cui Lady Oscar continua ad essere annoverato tra i capolavori del piccolo schermo è la sua capacità di essere un racconto a tutto tondo. Al suo interno, infatti, trovano spazio valori e sentimenti che sono universali e che ben si sposano con l'ambizione di essere un racconto storico. L'autrice del manga, infatti, è molto attenta a seguire gli eventi storici che hanno condotto poi alla Rivoluzione Francese, affrontando anche scandali - come quello della collana - che hanno cooperato a rendere abietta l'immagine di Maria Antonietta agli occhi dei francesi. Ma questa precisione storica si sposa con un coinvolgimento emotivo che è il vero punto di forza dell'opera. Se da una parte la Ikeda è quasi maniacale nel rappresentare un ritratto pedissequo di Versailles e dei suoi abitanti, dall'altra non si risparmia nel raccontare tanto le relazioni umane quanto le crisi esistenziali di una protagonista abituata a pensare a se stessa come un soldato e incapace di vedersi come una donna, almeno finché le ragioni del cuore non le impongono di prendere una decisione.
Soprattutto, Lady Oscar ha rappresentato per molti giovani spettatori il primo contatto con la morte e con l'idea che non tutte le storie finiscono con il Vissero per sempre felici e contenti. Lady Oscar, infatti, è una serie estremamente drammatica: al suo interno ci sono tradimenti, abbandoni, menomazioni. Soprattutto c'è lo struggimento per una storia d'amore - quella tra Oscar e André - che non ha nemmeno il tempo di materializzarsi, perché scacciata via dal fuoco della rivoluzione. André, che ha amato Oscar per tutta la vita, muore il giorno dopo aver coronato il suo sogno romantico. E la sua morte è ancora più tragica perché essa, proprio come la sua vita, è stata dedicata interamente a seguire Oscar e a proteggere i suoi ideali.
Ma la vera rivoluzione, Lady Oscar l'ha fatta uccidendo la sua protagonista. Se oggi, gli spettatori più giovani sono costantemente protetti dai conflitti e dagli aspetti più spaventosi o dolorosi della vita, negli anni Ottanta Lady Oscar ha raccontato una storia universale e ha messo il pubblico davanti all'evidenza che nessuno è salvo in questa vita e che la morte può arrivare per chiunque. Così, all'alba della morte di André, mentre guida la presa della Bastiglia con la consapevolezza di aver poco tempo da vivere a causa della Tisi, Oscar viene uccisa in battaglia.
Ed è per questo che il 14 luglio viene sempre ricordata Lady Oscar, proprio perché è il giorno in cui Oscar viene uccisa e, probabilmente, il giorno in cui il pubblico ha capito che una storia non ha necessariamente bisogno di un lieto fine per diventare immortale.