Serialità

Con Loki si va a spasso nel tempo. La Marvel torna in streaming con il suo personaggio più iconico

Buona la prima per la serie di Loki. La Marvel torna su Disney+ con una storia avvicente che mostra le fragilità di un personaggio molto complesso. Il primo episodio è in streaming dal 6 ottobre

Con Loki si va a spasso nel tempo. La Marvel torna in streaming con il suo personaggio più iconico
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C’è sempre un grande fermento quando si tratta di una serie (o di un film) della Marvel. Da quando l’universo dei supereroi si è espanso grazie all’influenza di Disney +, non esistono più confini tra piccolo e grande schermo. C’è da dire però che, con la fine di Avengers: Endgame, il franchise non ha brillato per qualità e ricercatezza nelle storie. Tranne per il piccolo (ma grande) fenomeno di Spiderman, al cinema non c’è stato un film che abbia convinto il pubblico e i fan della Marvel, e lo stesso destino è capitato alla serie tv che, da tre anni, hanno invaso il colosso di Disney+. Tra queste, c’è Loki che però mantiene alto l’interesse. Anche se la prima stagione, in onda dal 2021, ha brillato solo nella parte finale del suo racconto, è stata la serie che per prima ha aperto alla Marvel le strade del multiverso e dei viaggi nel tempo. Ora, l’iconico Tom Hiddleston è tornato a indossare di nuovo i panni dell’ex dio norreo e fratello di Thor nella seconda stagione della serie che, dal 6 ottobre con un episodio a settimana, è arrivata su Disney+.

Una seconda stagione che parte nel migliore dei modi – abbiamo avuto modo di vedere i primi 4 episodi – e che conferma le ottime qualità di un personaggio, quello di Loki, che è sempre stato in bilico tra bene e male, luce e oscurità. Un incipit che subito rimescola le carte in tavola e che fa comprendere quanto può essere difficile rincorrere il tempo e piegare la sua "forza" ancestrale. Una serie che, almeno per il momento, non solo risolleva le sorti di un franchise che ha cominciato a perdere colpi, ma che fa ben sperare su una stagione migliore della precedente.

Loki e "Colui che rimane": cosa succede nei nuovi episodi

Dopo gli eventi che hanno chiuso la scorsa stagione, in cui Loki insieme Sylvie si è spinto oltre i confini del tempo, ora l’ex dio norreno deve fare ammenda dei suoi errori e cercare di salvare se stesso e i membri della TVA. Ciò che riteneva una sorta di luogo sicuro, adesso, si è trasformato in un incubo dato che "Colui che rimane" – nome che è stato affibbiato al Signore del tempo - non ha fatto altro che giocare con tutte le linee temporali. La TVA è stata da lui stesso creata e al suo interno ci vivono (e lavorano) persone che sono state catturare da altri spazi temporali. E prima che ogni cosa collassi su se stessa, Loki insieme a Mobius, deve cercare di salvare la situazione ma l’impresa non è affatto facile. Con la linea del tempo che si sta "sovraccaricando" e con il timore che tutto il mondo possa implodere, Loki deve scendere a compromessi e ritrovare Sylvie. Ma non è tutto. La nuova direzione della TVA cerca di correre ai ripari e non credendo alla verità di Loki parte per una missione suicida, sperando di poter distruggere tutte le linee temprali e di tornare a "comandare" sul tempo. La situazione, però, si complica a vista d’occhio.

La Marvel ha (forse) ritrovato se stessa?

A primo impatto può sembrare un po' ostica la seconda stagione di Loki ma, di sicuro, l’incipit non delude le aspettative. Dopo che il primo capitolo aveva lasciato un po' di amaro in bocca nel modo in cui si erano risolti alcuni interrogativi, i nuovi episodi cercano di correggere il tiro e spingere più sul mero intrattenimento che su quella satira (pungente) e fuori luogo dell’importanza sul libero arbitrio. La Marvel con la sua nuova serie tv cerca di andare ben oltre – e per una buona volta – i deliri politicamente corretti e woke, costruendo una trama solida basata su un racconto fantasiosissimo ma che risulta essere molto efficace nella sua completezza. È come se la Marvel, all’improvviso, fosse tornata agli albori, a quando i film non parlavano (velatamente) di cultura e società ma pensavano solo a fare intrattenere il pubblico. E, forse, la serie su Loki, proprio questa seconda stagione, potrebbe essere il tassello che manca a quel grande puzzle che, da tempo, non brilla più come dovrebbe.

Loki, il miglior anti-eroe della tv

Al netto delle aspettative che potrebbero o non potrebbero essere disattese, la vera perla di questa serie tv è proprio il personaggio di Loki. Tom Hiddleton, iconico nel ruolo che ha portato prima sul grande schermo e poi in streaming, è stato capace di regalare al suo "anti-eroe" il giusto spessore. Prima è stato un dio norreno accecato dall’invidia nei riguardi del fratello, poi si è redento solo per salvare se stesso, fino a quando la vendetta non lo ha portato nell’oblio. La serie di cui è protagonista parte proprio da questo. E, oltre a mostrare un Loki in bilico tra cosa può essere giusto e cosa può non esserlo, si è allargato lo spettro di indagine, raccontando di un dio che si è fatto uomo e che cerca di correggere i suoi stessi errori per salvare tutti, compreso ciò che rimane della sua anima. Un’ambivalenza che si nota ancor di più in questa seconda stagione in cui si mostra un Loki più a suo agio nel ruolo di anti-eroe ma più consapevole dei pericoli da affrontare.

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Una stagione che "scava a fondo nell’anima" di un personaggio imperfetto

Un pensiero che è condiviso anche da Dan Deleeuw che, da supervisione degli effetti speciali, diventa regista per il secondo episodio di Loki e, durante una tavola rotonda con la stampa internazionale, rivela come non è stato affatto difficile riuscire a “entrare” nel mondo di Loki, anche se la serie è in corso d’opera. "La prima stagione è stata molto introduttiva sotto diversi aspetti. C’era il bisogno rivalutare la figura di Loki – esordisce il neo regista -. Nei nuovi episodi, invece, si scava ancora più a fondo nell’anima del personaggio. Da dio del Male, perché è così che lo dobbiamo chiamarlo, ora vengono fuori le sue passioni, le sue tensioni e le sue più grandi paure", aggiunge. E alla domanda se Loki sia un personaggio buono o cattivo, il regista risponde: "Ci sarà un’evoluzione. Ed è giusto che sia così – rivela -. Penso che riguardi principalmente i suoi rapporti con gli altri personaggi. È passato dall'essere qualcuno che aveva un fratello e una relazione alquanto complicata con il padre, a trovarsi da solo in mondo alla deriva – continua-. Nella stagione mi piace il fatto che il suo rapporto con Mobius passi a qualcosa di più simile a un'amicizia, ma anche il suo rapporto con Sylvie è affascinante. Tutte queste cose influiscono sulla crescita di Loki".

Il futuro della Casa delle Idee

La serie che dal 5 ottobre debutta su Disney+ non è di certo l’ultima che è in produzione in casa Marvel.

Sperando che le buone intenzioni di Loki possano infondere nuova linfa al franchise, si stanno affilando i coltelli per il ritorno al cinema di Captain Marvel che arriva nelle sale a novembre, e per la serie di Echo e quella su Daredevil che, se non ci dovessero essere altri intoppi, entrambe dovrebbero arrivare nel corso del prossimo anno.

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