Serialità

"Il nostro Generale": su Rai Uno l'omaggio a Carlo Alberto Dalla Chiesa

Carlo Alberto Dalla Chiesa, a 40 anni dalla morte, rivive in Il nostro Generale, fiction in 4 episodi – dal sapore cinematografico – che debutta in prima serata su Rai Uno dal 9 gennaio

"Il nostro Generale": su Rai Uno l'omaggio a Carlo Alberto Dalla Chiesa

La ferita degli anni di piombo è una cicatrice che, nel nostro Paese, non si è del tutto rimarginata. È una pagina di Storia piena di luci, ombre ed è ancora difficile da raccontare. In tv ci sono state tante rappresentazioni che hanno cercato di rendere giustizia a tutte quelle persone che hanno lottato per il nostro Paese e renderlo un posto migliore. Come Carlo Alberto Dalla Chiesa. La sua figura, a 40 anni dalla morte, rivive in Il nostro Generale, fiction in 4 episodi – dal sapore cinematografico – che debutta in prima serata su Rai Uno dal 9 gennaio. Morto a Palermo insieme alla moglie, la serie tv che vede in Sergio Castellitto il suo iconico protagonista, si concentra nel periodo che ha vissuto a Torino agli inizi degli anni ’70, nel momento in cui tutta l’arma dei Carabinieri ha cercato di mettere fine alla scia del terrore causata dalle Brigate Rosse.

Il nostro Generale, che racconta l’Italia tra il 1972 fino al 1982 data in cui Dalla Chiesa è stato ucciso insieme alla seconda moglie, apre una parentesi intima e personale sull’uomo che c’è dietro la divisa. Oltre alla storia degli attentati terroristici che hanno sconvolto il paese, si raccontano anche i drammi e i legami familiari di Dalla Chiesa, spostando l’attenzione sui figli e sul forte legame con la prima moglie, interpretata magistralmente da Teresa Saponangelo – sulla cresta dell’onda dopo la sua apparizione in E’ stata la mano di Dio -. Alla storia intima si unisce la cronaca vera con i suoi corsi e ricorsi storici. Dalla Chiesa è stato uno dei primi uomini delle forze dell’Ordine a intuire la pericolosità dei brigatisti, istituendo il primo Nucleo anti-terrorismo. Una fiction, quella de Il nostro Generale, che è curata nei minimi dettagli. Sia dal punto di vista tecnico che recitativo, ma anche dall’accuratezza dei fatti realmente accaduti con immagini di repertorio e stralci di giornali che, oramai, fanno parte del nostro – triste – immaginario.

Diretto da Lucio Pellegrini, la storia si concentra sul lavoro che Dalla Chiesa fece con il Nucleo speciale antiterrorismo da lui creato. "Il generale ha utilizzato una serie di ragazzi che entrarono a far parte di questo nucleo per combattere una guerra di ragazzi – rivela il regista a Palermo Today -, una guerra civile combattuta tra ventenni. Oggi è difficile provare a immaginarlo così, come è difficile immaginare come era questo Paese solo 50 anni fa".

Il secondo episodio arriverà già martedì 10, per concludersi poi il 17 gennaio con il gran finale.

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