Lo scontro etico tra Alien e noi

Una sfida che consentirà di capire chi è veramente umano

Lo scontro etico tra Alien e noi
00:00 00:00

In questo settembre che per molti segna il ritorno a scuola o al lavoro se c'è una serie di fantascienza da recuperare da agosto è Alien: Pianeta Terra, disponibile su Disney+. Lo showrunner Noah Hawley ha, rivitalizzato la saga ideata da Ridley Scott e ormai un po' stanchina, realizzato una riflessione cupa, ma eticamente interessante sul possibile futuro prossimo dell'umanità. Il tutto senza privare lo show della sua impronta originale: inequivocabilmente horror.

Siamo nel 2120, su un pianeta Terra ormai governato da cinque megaindustrie: Prodigy, Weyland-Yutani, Lynch, Dynamic e Threshold. In questa Era corporativa il confine tra biologico e meccanico si è fatto sottile. I cyborg (esseri umani con parti artificiali) e i sintetici (robot umanoidi con intelligenza artificiale) convivono con gli umani. Ma è appena avvenuto un nuovo balzo tecnologico pensato e voluto dal giovane fondatore della Prodigy Corporation: gli ibridi (robot umanoidi con coscienza umana). Il primo prototipo, Wendy, segna un nuovo passo nella corsa verso l'immortalità. Ma ovviamente le sorti magnifiche e progressive sono rimandate. Un'astronave della compagnia Weyland-Yutani si schianta.

Ha fatto un giretto nel cosmo in stile safari. Solo che ha riportato sulla Terra specie mutanti e pericolose. Wendy e gli altri ibridi si offrono per andare a bordo e neutralizzarle... Una sfida che consentirà di capire chi è veramente umano.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica