Serialità

Wolf Pack, la serie fantasy con lupi mannari e ambiente che non convince

Su Paramount+ c'è la serie che segna il ritorno in tv di Sarah Michelle Gellar. Nonostante ciò, Wolf Pack non riesce a convincere fino in fondo

Wolf Pack, la serie fantasy con lupi mannari e ambiente che non convince
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Wolf Pack è la serie urban-fantasy è disponibile nel nostro Paese, per ora, solo in lingua originale con i sottotitoli in italiano è in streaming su Paramount+ dallo scorso 26 gennaio con un episodio a settimana. Una serie che cerca di andare ben oltre il mero intrattenimento, puntando su una storia cruda e lugubre di un mondo popolato da leggende e superstizioni in cui un gruppo di ragazzi si trovano costretti a combattere un male oscuro e pericoloso che è insito proprio in fondo al loro cuore. Otto gli episodi previsti per la prima stagione che presentano un mix di temi e situazioni molto diversi tra loro, ma legati da un unico filo conduttore: denunciare la forza dell’uomo contro madre matura.

Sviluppata da Jeff Davis, lo stesso creatore che c’è dietro Teen Wolf (la serie è disponibile su Netflix), Wolf Pack è balzata sul web come una scheggia impazzita perché ha segnato il ritorno in tv di Sarah Michelle Gellar. La celebre attrice che nel corso degli anni 2000 ha trovato successo con Buffy, the Vampire Slayers (e in Ringer e in The Crazy Ones), torna come co-protagonista in un ruolo da vera dura, e cerca di stare al passo di una storia che non sempre “buca” lo schermo, ma insegue solo le turbe adolescenziali di un gruppo di giovani lupi mannari. Nonostante le imperfezioni, lo show convince proprio perché cerca di raccontare tutti i problemi legati ai cambiamenti climatici e alla natura che prende il sopravvento sull’uomo e sugli istinti. Merita di essere vista? Non passerà mai agli annales ma Wolf Pack ha comunque tanti punti a suo favore.

Una mostruosa creatura tra le colline di Los Angeles

C’è da dire che la serie ha un grande pregio: ha un incipit di grande impatto. Inizia proiettando lo spettatore al centro dell’azione e, con calma, comincia a svelare i suoi personaggi. Una scia di incendi sta devastando le colline di Los Angeles. Un autobus con alcuni giovani ragazzi resta bloccato in mezzo alla tragedia, proprio nel momento in cui dai boschi alcuni animali impazziti cercano di sfuggire dalle fiamme. Non c’è solo la mano della natura in questo incendio incontrollato. Lì, in fondo al bosco, c’è anche una creatura mostruosa che scatena un attacco improvviso proprio sui ragazzi dello scuolabus. Tra questi ci sono Everett e Blake. Vengono morsi e perdono i sensi. Si ritrovano in ospedale senza ricordare nulla di quanto è accaduto. Nello stesso istante, entrambi cominciano a sviluppare strane capacità soprannaturali e, di notte, si trovano a inseguire il richiamo di Luna e Harlan. Loro sono due lupi mannari, morsi dalla stessa creatura di Blake e di Everett. Nello stesso istante, le autorità stanno cercando di capire cosa ci sia dietro gli incendi. E sulla scena fa il suo ingresso Kristin Ramsey, agente della squadra anti-incendi.

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Lupi al chiaro di luna

Temi di attualità mascherati da una trama becera e che insegue un racconto da teen novel in odore di già visto. Presentata come la nuova serie fantasy di ultima generazione, Wolf Pack proprio non riesce a uscire dal suo stesso impasse. Nonostante i primi minuti regalano attimi di pura adrenalina, lo show non ingrana mai la marcia, restando fisso allo stesso punto, inerpicandosi tra le maglie di una storia complessa e che non arriva mai al suo punto di svolta. Al centro ci sono i 4 giovani protagonisti, con i loro problemi di adolescenti irrequieti, che proprio non riescono a schivare tutte le problematiche di un racconto di poco spessore. Anzi, ne restano imbrigliati senza trovare un modo per sbrogliare il nodo alla matassa. Quella chiara e ben mirata satira al mondo che viviamo e a un ecosistema che va preservato e curato per le generazioni future, si perde in un mare di frasi già dette, tanto che la serie non trova mai la retta via, cadendo vittima in errori di scrittura grossolani e che – con più attenzione – potevano essere evitati.

Una serie che intrattiene ma…

Sì, non è di certo la serie più particolare che dispongono le piattaforme di streaming a pagamento. Resta comunque un prodotto che gioca con i suoi stessi punti deboli, proponendo un intrattenimento facile e di stile che è adatto a tutti, anche se Wolf Pack è indirizzato di più a un target di giovani-adulti. Intrattiene e porta a compimento il suo dovere ma è una serie che manca di mordente, di pathos e di quel batticuore tipico delle "saghe" urban-fantasy. Eppure, Jeff Davis (il creatore del progetto) è stato riconosciuto per essere un abile narratore di miti e leggende del nostro mondo. Infatti, con Teen Wolf aveva colpito proprio nel segno. Qui, è come se avesse perso la sua verve.

Il ritorno in tv di una ex cacciatrice di vampiri

Di sicuro, la serie di Paramount+ ha avuto tutto questo successo perché ha segnato il ritorno in tv da co-protagonista di una tra le attrici più amate dai Millennilas e dalla Generazione Z. Sarah Michelle Gellar, la diva di Buffy, l’ammazza vampiri, è la perla di diamante della serie tv. Brilla di luce propria, regalando al suo personaggio una sfaccettatura diversa, che va ben oltre i limiti del copione. Con Wolf Pack torna a una serie fantasy e trova un ruolo più consono alle sue doti, dopo quello che ha interpretato in Ringer – nella parte di due sorelle gemelle che si sono trovate nel bel mezzo di un thriller aziendale – e in The Crazy Ones – comedy brillante e di scarso successo che ha segnato l’ultima apparizione di Robin Williams-.

Critiche feroci da parte della stampa inglese

Fin dall’inizio, però, la serie è stata al centro di diverse critiche, soprattutto dalla stampa di settore. In particolare, c’è una recensione del The Guardian che ha fatto molto discutere. Il celebre e autorevole magazine inglese ha regalato a Wolf Pack una stella su cinque, nella scala dell’indice di gradimento.

È stata criticata la recitazione “legnosa”, i dialoghi senza senso e la trama incomprensibile.

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