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Buffy, la serie "sfortunata" che ha cambiato le regole della tv

Di grande successo tra i più giovani, ora la serie completa di Buffy, l'ammazzavampiri è disponibile su Amazon Prime Video. Tutti i segreti del celebre personaggio tv

Buffy, la serie "sfortunata" che ha cambiato le regole della tv

Ad oggi è una tra le serie tv di maggior successo al mondo e che ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare degli anni 2000. Il primo episodio di Buffy, l’ammazzavapiri è stato trasmesso in America nel marzo del 1997, e nessuno aveva mai creduto che una serie di questo genere, che unisce horror, commedia e drama giovanile, potesse diventare in poco tempo un cult senza precedenti. È bastato poco. Tanto è vero che alla prima stagione di Buffy sono succedute ben sei cicli di episodi che hanno confermato l’appeal di un prodotto dal grande respiro, capace di segnare un’intera generazione di appassionati, e di rivoluzionare la figura della donna dentro e fuori il piccolo schermo. In Italia lo show è arrivato solo nell’estate del 2000 su Italia Uno, diventato poi un grande successo anche nel nostro Paese.

Nonostante una programmazione ballerina, i tagli, la censura e il doppiaggio non sempre all’altezza, Buffy, l’ammazzavapiri ha sempre potuto contare su una schiera di fan molto fedeli. Di recente, poco prima che iniziasse il regime di lockdown, la serie tv è stata trasmessa in replica su Spike Tv, e ora dal primo settembre, e per la prima volta in Italia, tutti i 144 episodi sono disponibili per gli abbonati alla piattaforma di Amazon Prime Video per una lunghissima maratona. Creata da Joss Whedon, celebre sceneggiatore americano, è conosciuto per aver portato in tv anche Firefly, Dollhouse e per aver diretto il primo film degli Avengers. Da tutti è soprannominato il "Re Nerd del piccolo schermo" e, grazie successo di Buffy, si è imposto come abile narratore televisivo della generazione teen.

Una bionda tutto pepe a caccia di mostri e vampiri

Aveva appena 16 anni quando Buffy, una ragazza come tante, ha ucciso un vampiro con il suo fido paletto in legno. Costretta a cambiare città, insieme a sua madre, si trasferisce nel liceo di Sunnydale. Per la ragazza è tempo di iniziare una nuova vita, pensare allo studio, all’amore, alle amicizie e anche al suo futuro. Ma lei è una cacciatrice di vampiri, l’unica in grado di poter fronteggiare le forze oscure del male e la piccola città di Sunnydale per lei diventa croce e delizia. Sì, perché il liceo frequentato da Buffy è stato costruito sopra la Bocca dell’Inferno, e per l’indomita cacciatrice non sarà facile essere un’adolescente e un’ammazzavapiri. Guidata da Rupert Giles, osservatore e esperto di occultismo, e seguita a ruota da un gruppo di amici sgangherati, Buffy si trova a fronteggiare tutte le più pericolose leggende dell’oscurità, con l’unico scopo di salvare il mondo dalla distruzione. Un’impresa non facile che, molto spesso, ha messo a dura prova la tempra di Buffy e di tutta la sua gang.

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Combattere e sconfiggere le forze del male significa rinunciare a tutto, significa guardasi sempre le spalle e mentire alle persone care. E sono tante le avventure che Buffy ha vissuto sulla sua stessa pelle. Ha sconfitto il conte Dracula, ha sconfitto (ma a caro prezzo) una divinità infernale, ha dovuto combattere contro un amante e un vampiro vendicativo, e ha fronteggiato persino l’essenza stessa del male. Buffy in 7 stagioni ha salvato più volte il mondo dal baratro, ma al di là di quelle imprese al limite dell’assurdo, la sua è stata una battaglia che ha combattuto soprattutto dal punto di vista umano, costretta a ribaltare la sua figura di donna in un mondo popolato di soli uomini.

Una serie "sfortunata" ma...

Prima di diventare una serie tv, nel 1992 Buffy, l’ammazzavampiri era nato come film per il grande schermo. Tra i protagonisti c’era un giovanissimo Luke Perry, all’epoca era famoso per il ruolo ricoperto in Beverly Hills, e un irriconoscibile Donald Sutherland. Il progetto però si è rivelato un flop senza precedenti, ma il creatore di Buffy era fortemente convinto nella forza e nella peculiarità della storia che aveva tra le mani, tanto da riprendere le vicende dell’ammazzavampiri e dare vita a una serie tv. All’inizio nessuno voleva produrre lo show, per paura che anche in tv si potesse replicare il flop, tanto è vero che in America il pilot è stato bocciato diverse volte dai grandi network a cui è stato proposto. Ma, complici le ottime vendite in home video del film, la serie tv successivamente è diventata comunque realtà.

Ci sono stati però problemi nella formazione del cast. La Warner Bros. (che possiede di diritti di trasmissione) voleva un’attrice famosa per il ruolo, ma Whedon voleva invece una giovane donna bella e talentuosa ma che fosse poco conosciuta. E la scelta, dopo una lunga ricerca, prima era caduta di Charisma Carpenter e poi su Sarah Michelle Gellar, conosciuta solo perché aveva avuto una parte in La valle dei pini, storica soap-opera. Il primo episodio è stato girato ben tre volte. Prima perché la trama risultava troppo complessa, e poi perché il cast ha subìto una defezione e la produzione è dovuta correre ai ripari.

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All’inizio il personaggio di Willow (migliore amica di Buffy) doveva essere interpretato da Riff Regan, ma per alcune divergenze creative è stata poi sostituita da Alyson Hannigan. E inoltre, a copione già ultimato, è stato inserito il personaggio di Cordelia Chase, ragazza oggetto e classica mean girl, per cercare di costruire una sorta di antagonista (umana) di Buffy. La prima stagione, composta solo da 12 episodi, è stata trasmessa a marzo, in un periodo poco propizio per le serie tv (almeno in America), ma gli ascolti sono stati molto convincenti e la critica ha subito baciato questo progetto così anti-convenzionale. E così è scattato il rinnovo. Per 5 anni Buffy è stato trasmesso sul network della WB, poi è arrivato sul satellitare per le ultime due stagioni, dove si è visto un cambio di registro, affrontando tematiche forti e di grande importanza. Ha avuto diverse candidature agli Emmy, senza mai vincere nessuna statuetta. Applauditi gli episodi "L’urlo che uccide", girato come se fosse un film muto, "Un corpo freddo", in cui Buffy affronta la morte della madre e "La Vita è un musical".

E poi arriva "Angel"

Il successo ha portato la produzione a realizzare diversi progetti legati al franchise di Buffy. Nel settembre del 1999 viene prodotto il primo e unico spin-off della serie, dal titolo Angel. Si tratta del vampiro con l’anima, maledetto da una congrega di zingare, che per tre stagioni è stato l’interesse amoroso della cacciatrice. Fugge a Los Angeles dove apre un’agenzia di investigazioni privata, sperando così di redimere gli errori del passato. Qui incontra nuovi pericoli da affrontare, come lo studio legale della Wolfram & Hart. La serie tv ha avuto un grande successo, durato ben 5 anni, riuscendo a raccontare una storia tesa e più adulta rispetto a quella di Buffy, ambientata tra le strade tentacolari della città degli angeli.

Angel ha sconfitto demoni, ha viaggiato in un’altra dimensione, ha conosciuto suo figlio e ha affrontata una temibile creatura ultraterrena. Nonostante il grande successo, però, la serie è stata cancellata senza un vero finale. Una notizia che aveva lasciato di stucco gli autori e persino il cast. Di fatti, l’ultimo episodio lascia molte vicende in sospeso. Per anni si è parlato di un film tv o di un’ipotetica sesta stagione, ma l’idea non si mai concretizzata. In Italia lo show è stato molto apprezzato, anche se avuta una trasmissione ballerina.

I fumetti e i progetti mai realizzati

È stata definita una serie meta-televisiva. Il mito di Buffy, infatti, è andato ben oltre lo schermo tv. Non solo videogiochi per console, ma anche fumetti, saggi di studio e merchandising ufficiale. Una volta che è stato girato l’ultimo episodio, proprio Joss Whedon ha sceneggiato un’ottava stagione che è diventa poi una serie a fumetti di grande impatto visivo (che ancora oggi è in produzione), e che ha permesso alla storia di essere raccontata senza nessun freno inibitorio, libera dai dettami della tv. Ma c’erano in ballo anche diversi progetti televisivi che non sono mai stati realizzati. Come una serie tv su Faith, la cacciatrice ribelle e redenta apparsa della terza stagione, e quello su Rupert Giles, mentore di Buffy e membro degli Osservatori.

Progetti che per anni sono rimasti in fase embrionale ma che, alla fine, non hanno mai avuto l’appoggio da parte dei network americani.

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