Serialità

Tutti pazzi per Ted Lasso, la tragi-commedia sul mondo del calcio

La terza stagione di Ted Lasso arriva in streaming dal 15 marzo. Convince a pieni voti la serie tv che ironizza (con intelligenza) sul calcio inglese

Tutti pazzi per Ted Lasso, la tragi-commedia sul mondo del calcio
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Sappiamo fin troppo bene che far sorridere con stile è un’impresa (quasi) impossibile. E, con i tempi che corrono è ancora più difficile. In tv e soprattutto nel mondo seriale americano, la commedia è un genere che sempre è stata presente nei palinsesti. Le comedy degli anni ’80, ad esempio, hanno rappresentato l’epoca dell’opulenza, e nel decennio successivo hanno esplorato in lungo e in largo la società dei consumi. Anche la commedia, però, ha dovuto innovarsi per restare a galla e vivere in un contesto televisivo in eterno movimento. Ora la risata si fa più pungente, non è rivolta solo a raccontare uno stato d’animo ma il mondo che viviamo. Tra le tante serie tv sul tema merita una "menzione speciale" il fenomeno di Ted Lasso. È una tra le serie di punta del colosso di AppleTv, che da diverso tempo sta sfornando tanti piccoli capolavori, apprezzati da pubblico e critica. Sono in streaming le inchieste giornalistiche di The Morning Show, la serie post-apocalittica di See e la storia dolceamara di Physical. Tanti mondi, tanti modi di raccontare il presente e il nostro stesso passato. Ted Lasso, però, ha una marcia in più.

Il primo episodio è arrivato, in sordina, nell’estate del 2020. Fin da quando è apparso sulla piattaforma ondemand, in molti hanno apprezzato la sua ironia sagace e il modo in cui la serie si è approcciata al mondo dello sport (in special modo quello del calcio inglese), in cui alla competizione e al gioco di squadra, si fa strada ina morale (spicciola ma efficace) sull’importanza di essere se stessi. Un successo, quello di Ted Lasso, che è stato inaspettato. A una prima stagione, ha fatto seguito un secondo capitolo e un terzo arriva in streaming dal 15 marzo con un episodio a settimana. Una serie bella nella sua semplicità che merita di essere vista perché racconta il binomio sport-vita vera con un tratto ilare e per nulla perbenista.

Dall’America all’Inghilterra, la nuova vita del coach Ted

Di professore è un allenatore di football americano. Ted ha un carattere gioviale, è autoironico ed è capace di affrontare qualsiasi problema con il sorriso sulle labbra. Dopo che ha portato alla vittoria una piccola squadra di football, il video di quella vittoria tanto agognata finisce in rete e attira l’attenzione di Rebecca Wilson, presidente del club di calcio AFC Richmond. Ted, di punto in bianco, si trova costretto a lasciare l’America per volare a Londra e cominciare il suo nuovo lavoro di allenatore. Arrivato in un contesto del tutto nuovo per lui, cerca di trovare una dimensione e abituarsi al lifestyle londinese e ai nuovi giocatori da allenare, facendosi trasportare (e coinvolgere) dai loro problemi personali. Ted, però, non può immaginare che è stato chiamato da Rebecca per un motivo ben preciso. La donna, fresca divorziata, vuole portare al fallimento il club del calcio che l’ex marito ha gestito, e crede che la presenza di Ted possa fare al caso suo. Lo sportivo, infatti, non è portato ad allenare una squadra così importante e, soprattutto, non conosce le regole basiche del calcio europeo (ben diverso dal football americano). Eppure, Ted riuscirà a trovare una via di uscita grazie alla sua caparbietà e a quell’innata verve sarcastica.

Due culture a confronto

Di sicuro non è una comedy come le altre. Ted Lasso è figlia del nostro tempo e di una sperimentazione (in campo della serialità comica) che non rincorre la risata facile e becera, ma punta a contestualizzare il modo in cui quella battuta viene detta. È una serie che si prende i suoi tempi, che non riesce a empatizzare con il pubblico a causa di quei personaggi ruvidi e con poche sfumature, ma con lo scorrere degli episodi si riesce a entrare nell’ordine delle idee. Infatti, si intuisce che Ted Lasso non è solo una serie comica che parla di sport e di tutto quello che accade dentro e fuori il campo da gioco, ma più che è altro rappresenta lo scontro tra due culture diverse. Lui è americano fino al midollo, rimpiange il clima del Kansas, bever solo caffè, mangia cookies e odia il tè. Ted è una persona di larghe vedute, a cui piacciono le sfide. Tanto è vero che, nonostante le difficoltà nel trovare una sua posizione in una realtà così diversa dalla sua – gli inglesi sono troppo compìti per un tipo come lui –, Ted trova il modo di lasciarsi andare. E lo fa solo per l’amore dello sport.

Sport e comicità: un binomio perfetto

Non è un argomento che è stato battuto di frequente in campo televisivo. È raro trovare una serie che possa raccontare lo sport e i suoi legami e, nel corso del tempo, è giusto ricordare il piccolo cult di Friday Night Lights che è andato in onda a inizio anni 2000. Per il resto, sono pochi gli esempi e quindi è impossibile fare un paragone. Ted Lasso però compie un piccolo miracolo. Pur restando una serie di nicchia, che potrebbe piacere solo ai veri e propri cultori della serialità di genere e anticonvenzionale, trova spazio in un ambiente competitivo perché convince per la sua “veracità”. Ted hai tempi comici perfetti, ed è sia ironico che melanconico. E, se a questa miscela ci si aggiunge la tematica calcistica, con le gare, i campionati, gli allenamenti e i giochi di "potere" all’interno della società, le due anime dello show si consolidano senza entrare mai in collisione tra di loro.

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AppleTV alla conquista del piccolo schermo

La terza stagione di Ted Lasso conferma la grande peculiarità della serie tv. Soprattutto, si intuisce come il network di AppleTV, nato nel 2019 e poco prima della pandemia, ha capito di non dover arricchire il suo catalogo con troppi prodotti simili, ma puntare sulla qualità. Ai film di ottura fattura che sono già disponibili – e altri che verranno condivisi – si aggiunge il comporto serie tv che non ha mai sbagliato un colpo. Non solo, per l’appunto, c’è Ted Lasso ma una scia di produzioni di alto profilo con nomi altisonanti e pronti a conquistare il piccolo schermo e il pubblico del web. Insieme a Amazon Prime Video, AppleTv offre una buona qualità con prezzi modici.

Una serie meta-televisiva

Jason Sudeikis è l’attore che interpreta l’amato Ted. Di professione è comico, ma è anche produttore e sceneggiatore. Con la serie di AppleTv si è imposto anche in tv, dopo il cinema. In pochi, forse, sono a conoscenza di un aneddoto dietro la realizzazione. Il personaggio protagonista di Ted Lasso è nato per una campagna pubblicitaria e, in quel contesto, ha interpretato l’allenatore per la prima volta in una serie di promo per la copertura della Premier League, prodotti da parte di NBC Sports. Da lì l’idea di traslare il personaggio in una serie tv.

Ted Lasso che ha "sedotto" la critica

La serie ha ottenuto un consenso unanime da parte del pubblico e dalla critica, conquistando per ben due anni di seguito l'Emmy come miglior comedy. La seconda stagione ha conquistato in totale quattro Emmy compresi quello per il miglior attore, attore non protagonista e per la regia. Inoltre è stata premiata con un Peabody Award, un SAG Award a Sudeikis, tre Critics Choice Awards, tra cui quello per la Miglior Serie Comica, il premio Miglior Attore in una Serie Comica e quello per la Miglior Attrice Non Protagonista in una Serie Comica. Ma non è tutto.

La Writers Guild of America ha incoronato Ted Lasso con i premi per la Miglior Commedia e la Miglior Nuova Serie.

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