Una serie tv che merita il concorso

Da fuori a dentro il concorso. È così piaciuta Mildred Pierce, la serie tv diretta da Todd Haynes che, paradossalmente ma non tanto, avrebbe potuto ben figurare in gara alla Mostra. Certo, i regolamenti e le convenzioni non lo consentono. E in quel caso, il suo regista non avrebbe potuto far parte della giuria. Ok, tutto vero. Però quando si scrive, com’è accaduto anche stavolta, che certe serie tv sono migliori per confezione e linguaggio di buona parte del cinema in circolazione, allora perché no? «In Mildred Pierce non c’è nulla di mini», ha osservato in conferenza stampa la protagonista Kate Winslet, al Lido con altre due pellicole. «Sì, è un prodotto per la tv, ma vi posso assicurare che dopo tre minuti che recitavo mi è passato di mente». Prodotta dalla Hbo, ispirata al romanzo omonimo di James Cain , interpretata da Melissa Leo, Evan Rachel Wood e Guy Pearce, il telefilm in cinque puntate (in onda in autunno su Sky Cinema) è particolarmente attuale.

Vi si narra la vicenda di una giovane donna divorziata negli anni della Grande Depressione che combatte difficoltà e pregiudizi per rifarsi una vita. Grande sceneggiatura, ottima recitazione, scenografie perfette, la serie è candidata a 21 Emmy Awards. E se serie tv come queste le candidassimo pure a una piena cittadinanza nei concorsi dei festival?

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