Le ustioni non sono l'unica causa di morte legata agli incendi. Anzi, non sono nemmeno la principale, visto che oltre il 50 per cento delle perdite di vite umane si deve all'inalazione dei fumi che si sprigionano durante i roghi. Tra i prodotti tossici della combustione di materassi, divani, tappeti, moquette e affini, oltre al monossido di carbonio, c'è spesso il cianuro, una sostanza incolore e inodore che si diffonde a gran velocità e che inibisce la capacità dell'organismo di utilizzare correttamente l'ossigeno. Ne deriva un avvelenamento che colpisce cuore e cervello, portando fino al coma e all'arresto cardiaco.
In Italia, come in Francia e Spagna, una soluzione al problema è arrivata dalla Merck Serono, che ha reso disponibile un antidoto. Si tratta dell'idrossicobalamina, una forma attiva della vitamina B12, molto efficace: da uno studio condotto su 69 pazienti intossicati da cianuro durante un incendio, risulta che oltre il 72 per cento (50 su 69) sia sopravvissuto grazie alla somministrazione dell'antidoto. «L'idrossicobalamina contrasta l'avvelenamento - rileva Carlo Locatelli, presidente eletto della Società italiana di tossicologia - ed è l'unico antidoto che può essere utilizzato con sicurezza anche in caso di intossicazione solo presunta». Molecole usate senza che ce ne fosse necessità, producevano seri effetti collaterali.
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