
Silvia Sardone, consigliere comunale e vicesegretario della Lega, cosa farete in aula?
"Votiamo contro, non usciremo perché hanno abbassato il numero legale con una seduta è in seconda convocazione".
In che cosa il vostro "no" si differenzia da quello di alcuni consiglieri del Pd?
"Innanzitutto ci ritroviamo nella condizione di dover correre per votare una delibera quando si parla da anni di questo progetto. E, soprattutto nei primi due, è stato il sindaco Sala a far perdere tempo alla città tra retromarce, mal di pancia e tanta arroganza. Noi, sia chiaro, non siamo contrari a uno stadio moderno, ma l'iter dell'ultimo anno è stato scandaloso".
Quindi contestate i tempi e i modi con cui la delibera è stata portata in aula?
"Non solo, nel merito quella approvata dalla giunta, come dire, lascia più dubbi che certezze: a partire dal fatto che non è chiaro quale sia il progetto finale. Poi non c'è alcuna considerazione seria per i cittadini e per i quartieri. E ancora c'è tutto il tema sul prezzo della vendita dell'area. Infine il contesto in cui la delibera arriva".
In che senso?
"Con le inchieste sull'urbanistica, di fatto tutto è bloccato. Il settore in Comune non prende decisioni e la maggioranza è divisa sul futuro della città: sia sul quartiere San Siro che altrove. Sommessamente faccio notare che non tutta la giunta l'ha votata. Non sono d'accordo nemmeno loro".
L'assessore al Verde Elena Grandi ha espresso parere contrario, preoccupata per l'impatto sull'ambiente derivante dall'abbattimento dello stadio.
"Certo, ma se si volessero davvero portare dei benefici alla città servirebbero opere di portata reale, come una viabilità alternativa e scorrevole che alleggerisca il traffico verso il Meazza, la riqualificazione del quartiere e in particolare piazzale Serinunte. Qui, invece, ci si limita a votare in fretta e furia un progetto vago e fumoso".
Non pensa che non poter ospitare la finale di Champions o non avere le squadre in città, possa danneggiare Milano?
"Il sindaco Sala per anni ha detto che se ne fregava delle scelte delle squadre. Ora, dopo 7 anni, si accorge che le squadre possono andare altrove? Ribadisco, noi non siamo contrari a uno stadio moderno, ma non si può presentare una delibera con un'istruttoria di 7 giorni, con la maggioranza e la giunta divise sul testo e senza progetti per il quartiere. Sala grande manager, diciamo, non si sta comportando come tale".
Bocciando la vendita si rischia di perdere un'opportunità?
"Credo che Sala abbia gestito male tutta la questione e noi, pur essendo favorevoli a uno stadio moderno, non faremo la stampella. Se il sindaco ha la maggioranza si approvi, ma non conti su di noi. È chiaro che questa è l'unica delibera per la quale verrà ricordato. Cos'altro lascerà alla città?"
Guardando ai vostri alleati, sembra che ognuno vada per sé. Avete fatto un punto?
"Sì ci siamo confrontati".