Ormai, ogni volta che piove sulla città e le acque del Seveso salgono pericolosamente, si lancia la candidatura del presidente della Regione a commissario straordinario per lemergenza idrogeologica. La giornata di ieri non ha fatto eccezione. «Credo che il Governo debba assegnare al presidente Formigoni deleghe simili a quelle attribuite alla Protezione civile - ha ripetuto il presidente della Provincia Guido Podestà - perché le esondazioni del Seveso, ripetutesi nellultimo periodo, vanno considerate unemergenza da affrontare con decisione e rapidità». Quindici giorni fa, e non era la prima volta, anche il sindaco Letizia Moratti aveva lanciato la candidatura del governatore. Certo, il commissariamento, previsto anche dallaccordo di programma siglato il 4 novembre, permetterebbe di superare eventuali pareri negativi e ostacoli sollevati dal territorio, accelerare su bandi e opere e sbloccare più velocemente i finanziamenti. Con lindubbio vantaggio di stroncare sul nascere gli scaricabarile tra enti sulle responsabilità.
Ma dalla Regione fanno sapere che qualora venga nominato un commissario, si tratterà di una figura tecnica e non politica. Intanto il Pirellone attende dal governo la risposta alla richiesta di Stato di calamità avanzata da Palazzo Marino dopo il disastro del 18 settembre (40 milioni circa la stima dei danni) e formulata dal Pirellone.
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