Sessualità, la tecnologia fa male arrivano ansia e impotenza

Allarme per manager e tecnodipendenti, Le diaviolerie hi-tech fanno male alla vita sessuale. "Ansia, stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno - ha detto Willy Pasini -, favoriscono il calo del desiderio e i problemi relazionali nella coppia"

Sessualità, la tecnologia fa male 
arrivano ansia e impotenza

Milano - La tecnologia fa male all'eros. Manager rampanti alle prese con telefonini, palmari, pc e altre "diavolerie" hi-tech, attenzione: il tecnostress fa male all’amore. Lo stress prodotto dall’uso eccessivo di strumenti tecnologici favorisce infatti il calo del desiderio sessuale e altera gli equilibri affettivi.

Nelle coppie hi tech cala il desiderio È quanto emerge dal nuovo studio condotto da Netdipendenza onlus, i cui risultati saranno illustrati domani a Milano nell’ambito di "Innovation Circus": la kermesse sull’innovazione tecnologica voluta da Regione Lombardia, Provincia, Comune e Camera di commercio di Milano. La conferma che il tecnostress colpisce la vita sentimentale delle coppie "info-tech" arriva da un pool di psicologi e sessuologi interpellati da Enzo Di Frenna, presidente dell’associazione no-profit e autore del libro "Tecnostress in azienda". Il gruppo di ricerca, coordinato dalle psicologhe Giorgia Notari e Chiara Baietto, ha analizzato gli elementi in comune tra stress e tecnostress, individuando numerosi collegamenti: "Multitasking, sovraccarico informativo, tempi veloci, impegni eccessivi e connessione continua inducono ansia, stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e, in definitiva, favoriscono il calo del desiderio e i problemi relazionali nella coppia".

Manager stressati "L’idea di questo studio è nata dopo aver intervistato numerosi manager Ict - riferisce Di Frenna - i quali mi confessavano di non aver tempo neppure per curare il loro rapporto di coppia. Se il tecnostress altera la vita sentimentale significa che siamo più vulnerabili, più fragili, e ciò si ripercuote inevitabilmente nelle performance aziendali. Una persona infelice rende di meno".

Vita moderna, tecnostress e problemi erettili Sul tema è intervenuto anche lo psichiatra e sessuologo Willy Pasini. "Il tecnostress - conferma l’esperto - è un rischio per l’amore e il desiderio. La vita moderna ci sottopone spesso ad una accelerazione dei nostri tempi e l’urgenza può prendere il sopravvento. Quando non c’è abbastanza tempo per nulla, l’innamoramento viene soffocato e anche il rapporto di coppia ne risente, anche sotto il profilo del desiderio sessuale.

Un recente studio ha rivelato che in Giappone gli uomini non hanno tempo per fare l’amore a causa dei troppi impegni finalizzati al guadagno. Ecco, vivere così, alla velocità delle macchine, può spegnere il desiderio e in casi gravi può addirittura favorire disfunzioni erettili e impotenza di natura psicologica".

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