Dietro ogni sagra, una storia. Quella delle rane di Tassani, piccolo borgo situato a cavallo della val Gromolo e della val Petronio, merita di essere raccontata. Per capire perchè dal 17 al 19 agosto a villa Tassani si terrà lottava sagra delle rane bisogna fare qualche passo indietro e risalire - udite udite - sino allepoca napoleonica. Fu allora che lingegnosa popolazione locale, a causa dei continui saccheggi operati dalle truppe del generale francese Massena, per non morire di fame trovò in questi anfibi, molto comuni negli stagni, lunica fonte di sostentamento.
Proprio la rievocazione di quel lontano episodio ha stimolato la ricerca storica e nel paese sono giunte testimonianze di una tradizione gastronomica a base di rane, risalente ad epoche molto anteriori. Pare infatti che già nei testi «De arte comendi» di Sulpicius, autore della tarda epoca romana, lacquitrinio che allora circondava lInsula di Segesta Tigulliorum (Sestri Levante) fosse ben noto a tutti i buongustai dellepoca per la sua produzione di finissime carni («le migliori carni sono quelle che si rinvengono dove lacqua del mare si mescola con quella dolce del rio Gromulus in località appellata La Pila»). Persino Apuleio nel celebre «Lasino doro» arriva a citare Segesta come luogo di origine di prelibatezze gastronomiche nel famoso pranzo di Trimalcione. Facciamo un passo avanti. Tassani nasce nellepoca medievale per esigenze pratiche, ossia dare alloggio alla manovalanza impiegata nella vicina miniera di Libiola. Anche allora il problema del sostentamento era di primaria attualità, tanto da indurre i minatori, dopo una dura giornata passata nelle anguste gallerie, a lavorare la terra o raggiungere gli stagni per raccogliere le rane e cibarsene. A testimonianza del valore che questi anfibi ricoprivano nellalimentazione della nostra Regione, esiste anche una ricetta definita «Rane alla ligure», nel preparare la quale le carni vengono marinate con erbi e quindi fritte.
In breve tempo la sagra delle rane è riuscita a bissare il successo della storica sagra delle lumache, al punto che è stata premiata come miglior sagra per la provincia di Genova al festival Mare 2002 svoltosi a San Remo nel 2002. La prossima edizione si terrà in tre giorni (dal 17 al 19 agosto) con apertura degli stands gastronomici alle 19.30 e inizio delle danze alle 21.00. Per chi non si accontenta delle rane (o non si fida delle loro pur prelibatissime carni) ci sono gustose alternative: testaieu, polenta al sugo di funghi, assado e altri piatti tipici della tradizione ligure.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.