Stile

Seta, lino e cotoni I tessuti comaschi scelti da Michelle Obama

Laura Verlicchi

Tempo di rinascita per il gruppo Canepa, l'azienda comasca di tessuti amati dalle griffe di tutto il mondo per la loro bellezza unica e per l'attenzione all'ambiente con cui vengono prodotti. Tanto da aver conquistato una cliente d'eccezione come Michelle Obama, fresca di vacanze proprio sul lago di Como, che li ha scelti per il suo abbigliamento in molte occasioni ufficiali.

Il rilancio è guidato da Michele Canepa, uno degli imprenditori più conosciuti del distretto serico, che pochi mesi fa ha acquisito la società da DeA Capital Alternative Funds SGR, entrata con quote di maggioranza a giugno 2018, rientrando così nell'azienda di famiglia che lui stesso ha contribuito a sviluppare con le sue sorelle, prima della sua uscita, nel 2000, per comprare l'azienda tessile Taroni Spa. «Le origini di Canepa risalgono alla fine del '700, mio padre l'ha rifondata nel 1966- racconta l'imprenditore e ora io ho iniziato il percorso di rilancio, che prevede innanzitutto di rimettere sotto controllo la gestione: in questi mesi ho già ripreso il filo dell'organizzazione. Il Tribunale ordinario di Como ha ora disposto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale. Oggi, l'obiettivo è riprendere gli investimenti, per mantenere efficiente l'azienda, e ridare continuità ai rapporti con i nostri importanti clienti di tutto il mondo: siamo specializzati nella produzione di tessuti di pregio 100% Made in Italy, per le principali maisons della moda internazionale e per i grandi marchi dell'abbigliamento, del lusso e dello sportswear oltre che dell'arredamento».

Oltre alla seta pregiata, di cui è tra i leader mondiali, il gruppo produce tessuti di altre fibre naturali come il cashmere, la lana, il cotone, il lino e la canapa, sviluppando inoltre linee di accessori e abbigliamento. I numeri sono imponenti: ogni anno vengono realizzati oltre 25.000 disegni originali di prodotto, che si traducono in 3 milioni di metri lineari di tessuti jacquard, uniti e stampati, grazie a oltre 160 telai e stamperie di proprietà, tutti localizzati in Italia . «Abbiamo una filiera completa spiega Michele Canepa ad altissima tecnologia, controllata in ogni passaggio, che ci consente di rispondere in tempi rapidi alle richieste degli stilisti di tutto il mondo. Abbiamo anche una biblioteca di oltre 15.000 volumi antichi con disegni per abbigliamento e accessori, che offre una possibilità d'ispirazione unica». Maestria artigianale e innovazione tecnica danno vita a collezioni come quella presentata a Milano Unica: dall'intramontabile seta al tessuto che non c'era, realizzato espressamente per le performance dell'abbigliamento sportivo e tecnico.

Perché Canepa guarda al futuro, in ogni senso: «La salvaguardia dell'ambiente è una nostra priorità: inquinare meno è un dovere di tutti che va tramandato alle nuove generazioni. Per questo siamo la prima azienda tessile al mondo ad aderire al progetto Detox, per una catena della moda trasparente e libera da sostanze tossiche. Il nostro brevetto Kitotex consente di ridurre del 95% il consumo di acqua e del 40% le emissioni di anidride carbonica nella lavorazione dei filati, sostituendo le microplastiche generalmente utilizzate col chitosano, una sostanza di origine naturale proveniente dallo scheletro dei crostacei, scarto dell'industria alimentare. La divisione «Canepa Green lab» produce tessuti ecosostenibili, certificati GOTS (Global Organic Textile Standard): sete, cotoni, poliestere e lane biologiche.

Nel frattempo il dipartimento CanepaEvolution continua a lavorare a nuovi brevetti e si sta impegnando nel riciclo e nell'economia circolare, perché la salvaguardia dell'ambiente è ormai un'urgenza e la Canepa ne ha fatto la sua mission», conclude orgogliosamente Michele Canepa.

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