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Sette giorni per dare una maglia a Gilardino

Sette giorni per dare una maglia a Gilardino

I l mio regno per un bomber. Da oggi si ricomincia, il calciomercato giunge alla stretta decisiva: è la settimana che conta. Tre i cavalieri del pallone rotondo: sono Alberto Gilardino da Parma, Bobo Vieri libero di accasarsi ed Hernan Crespo, prigioniero di un ricco contratto. Tre in un colpo solo possono cambiare identità e maglia e dare scacco matto alla concorrenza. Si ricomincia con un possibile incontro tra Adriano Galliani, vicepresidente esecutivo del Milan e plenipotenziario di Silvio Berlusconi, e Oreste Cinquini, ds del Parma accompagnato da un esponente della Parmalat, non certo Enrico Bondi che vuole controllare dal suo ufficio di Collecchio il negoziato delicato. Bisogna dare un valore effettivo a Gilardino e un colpo d’acceleratore alla trattativa che viaggia da qualche giorno sul binario morto, in attesa di un cambio di proprietà che non c’è, compare e scompare come il monitor di un computer in tilt. Ma le distanze tra domanda ed offerta restano enormi da colmare. Venti-ventidue milioni di euro la cifra preparata da Galliani per la società che fu dei Tanzi, otto in meno rispetto alla linea del Piave, trenta milioni di euro, fissata da Bondi e ripetuta da Baraldi nei precedenti incontri al vertice. «Con queste premesse è difficile chiudere», il pronostico interessato proveniente dall’ufficio del procuratore di Gilardino guidato da Beppe Bonetto. È evidente qui la condizione del club rossonero finalista di coppa Campioni ad Istanbul: non c’è la copertura economica da parte dell’azionista, cioè per un altro sacrificio finanziario da aggiungere a quelli periodici effettuati dalla Fininvest.
A questo punto il campo della trattativa Gilardino si allarga e possono tornare in scena i due rivali più temuti dal Milan, Inter e Juventus cioè, ché Gilardino non ha alcuna intenzione di vivere fuori dai confini italiani la stagione che lo porta dritto al Mondiale di Germania. Moggi controlla a distanza di sicurezza l’affare e chiede aggiornamenti, Moratti da qualche tempo fa sapere che è interessato a rifare il Parma garantendo perciò la parte più importante dell’operazione reclamata dagli attuali gestori del club. Solo così si può superare la difficoltà di partenza, e cioè quella firma data in pegno da Gilardino a Galliani con un contratto già fissato e il gradimento al trasferimento in quel di Milanello.
Nel frattempo la scena madre si sposta per qualche ora a Londra dove il manager di Crespo va all’assalto del Chelsea per chiedere di lasciare libero, per un anno solo, il proprio assistito.

Se il puntero argentino si libera, può tornare in tempo utile, giusto per il raduno milanista del 14 luglio, altrimenti deve arrendersi alla volontà di Abramovich. Sarebbe la fortuna di Bobo Vieri. Che si ritroverebbe lungo la rotta del trasloco desiderato e inseguito da anni. Chiudere col calcio che conta indossando la maglia del Milan senza accuse di alto tradimento.

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