Sexy giocattoli per feste all’insegna della trasgressione

Senza scrupoli lo stilista Jean Paul Gaultier ha «foderato» viale Manzoni con megabusti luminosi, femminili e maschili come mammma li ha fatti, che hanno reso celebri le bocce dei suoi profumi. SexyNoël? Perché no. Uomini e donne deviano lo sguardo dal presepe tutto angioletti e stelle, per scrutare dentro una capanna dove l’occhio di bue fa il fondo a pecore e asinelli dotati, quanto gli oggetti nelle sexy boutique di Milano, dove si fa pacchetto e fiocchetto di un diverso cadeaux natalizio. La più celebre è in via Felice Casati 8. Il nome: SexSade, e luci lilla per un negozio che rimane unico in Italia, pur essendo stato aperto quindici anni fa. I clienti affezionati vengono da tutto il Paese, soprattutto nelle feste, per «i giocattoli». Questa è la definizione di Arianna, 28 anni, che insieme a Martina, 32, gestisce il centro. Due donne? «Sono proprio le donne oggi ad essere leader nell’acquisto e nella produzione di questo tipo di mercato». E mostra i «giochi» del secondo piano, dedicato al celebre De Sade, precursore del lato B e creatore di pagine non proprio per educande.
E questi sarebbero giochi? Le fa specie se andiamo su un povero vocabolario e li chiamiamo vibratori? «Faccia pure, se le serve a far capire meglio le cose. Ma vede si sta parlando di due aziende particolari. La Fun Factory, in cui lavorano solo donne, che ha studiato forme e dimensioni perfette per un oggetto ad hoc. Poi c’è l’altro marchio, Lelo, che come può vedere crea chicche di moderno design con una capacità motoria molto potente». Presente la differenza tra una cornetta telefonica in pongo e quella della Bang & Olufsen? Ecco, la stessa con in più il fascino del colore. Tinte vivaci, anche rosso natalizio, giallo, blu, rosa California. E per le festività? Autoreggenti rosse in lattice, frustini con piume scarlatte, babydoll a membrana per Babbe Natale. A conferma che è il sesso femminile a imporsi nell’acquisto hard, in via Napo Torriani, alla Boutique dell’Amore, con squisita deferenza ci apre un signore. Il suo nome? «Antonella Ceserani». Ma lei è un uomo! «Antonella è il mio nome d’arte quando la sera mi esibisco in un locale per trasformisti».

Ci sono novità per le feste si chiede timidamente in mezzo a scatole di bambole gonfiabili? «La novità è che la crisi, che per un po’ di tempo aveva colpito anche noi, ora non si sente più. La vita continua!». Ma la vera innovazione del settore, ci aveva rivelato Arianna del SexSade, è che ora vengono aperti sexy shop solo per signore e signori facoltosi, come quello in via Cerva, a pochi passi dal Duomo.

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