La sfida Agnoletto confonde la sinistra e corre contro Penati

Grane in vista per Filippo Penati, se vale sempre il vecchio detto della politica pas d'ennemis à gauche, niente nemici a sinistra. Sarà Vittorio Agnoletto il candidato dalla sinistra extra-parlamentare alla presidenza della Regione. L’annuncio ufficiale, come riporta un comunicato della Federazione della Sinistra, sarà dato oggi. Nella sede del consiglio regionale, infatti, la candidatura verrà presentata da Paolo Ferrero, portavoce nazionale della FDS, assieme al coordinamento regionale Fds Lombardia (Prc, Pdci, Lavoro e solidarietà, Socialismo 2000).
Nato a Milano nel 1958, vent’anni di attivismo nell’Agesci e tra i movimenti studenteschi della Nuova Sinistra, ha un certo appeal nell’associazionismo cattolico più radicale, ovvero tra coloro che un tempo si sarebbero definiti cattocomunisti. Agnoletto ha tra le sue medaglie extraparlamentari l’aver partecipato al G8 come portavoce del Genoa Social Forum. Nella sua biografia si vanta del fatto che «per aver svolto tale ruolo, sono stato estromesso dai ministri Maroni e Sirchia dalla direzione dei corsi di formazione sull’Aids presso l’Istituto superiore della Sanità».


L’esponente più anti riformista che si possa immaginare punta a raccogliere i consensi che furono della Lista di Dario Fo alle comunali del 2006 e a catturare i malumori no global che continuano a essere diffusi nei centri sociali milanesi e non solo.

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