La sfida decisiva sarà il 5 febbraio nel "supermartedì"

La sfida decisiva sarà il 5 febbraio nel "supermartedì"

La corsa alle due nomination repubblicane e democratiche alla Casa Bianca fa tappa in Florida, uno Stato tradizionalmente decisivo negli equilibri del voto americano. Fu sul risultato di questo Stato che nel 2000 George W. Bush e Al Gore chiesero il riconteggio dei voti. Si arrivò così per via giudiziaria a stabilire chi tra loro fosse il nuovo presidente degli Stati Uniti. Tradizionalmente è anche uno degli Stati in cui la partecipazione al voto è più alta. La maggioranza dei votanti è repubblicana e il governatore, Charlie Crist, ha appena espresso il suo appoggio al senatore dell’Arizona John McCain.

Con la Florida si conclude la prima fase delle primarie, quella del voto in singoli Stati, senza che si sia imposto, sul fronte democratico come su quello repubblicano, un front runner. Nel Supermartedì del 5 febbraio, con le primarie repubblicane in 20 Stati e quelle democratiche in 22, verranno scelti il 41 per cento dei delegati repubblicani e il 52 dei democratici.

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