Roma è teatro di una sfida musicale a distanza, oggi e nelle stesse ore, fra due celebri violinisti. Salvatore Accardo per la Iuc, e Leonidas Kavakos per Santa Cecilia; ambedue vincitori del Premio Paganini di Genova (Accardo nel 58; Kavakos, giusto trentanni dopo), e possessori di magnifici strumenti della bottega Stradivari (Accardo ne ha addirittura due); si presentano al pubblico romano in compagnia di due diverse compagini orchestrali. Con lo zampino del Cidim - che questanno sta organizzando delle belle tournée in Italia, per alcune nostre orchestre, allo scopo di dimostrare che non necessariamente le prestazioni artistiche di alta qualità debbono costare molto - Accardo, nel duplice ruolo di solista e direttore, è a Roma con lOrchestra di Padova e del Veneto, della cui prestanza tecnica, affiatamento orchestrale e eccellente resa musicale siamo stati in più occasioni testimoni, per un programma in buona parte mozartiano, nel giorno del compleanno di Mozart, il 27 gennaio, ad ideale chiusura delle celebrazioni del 2006. In programma la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra K 364 (con lui, anche il giovanissimo violista Giuseppe Russo Rossi, astro nascente del concertismo italiano), e la Sinfonia Linz K425, preludio alle tre grandi ultime opere sinfoniche di Mozart. Prima di Mozart, due celebri Romanze di Beethoven per violino e orchestra, le op.40 e 50.
Kavakos, invece, accompagnato dallOrchestra di Santa Cecilia, suona il Concerto per violino e orchestra di Beethoven, opera di grande impegno sia strumentale che musicale. Ad accompagnarlo, dal podio, una giovane star internazionale della bacchetta al suo debutto romano, Philip Jordan - figlio del compianto direttore Armin - il quale sembra addirittura voler superare le orme paterne, se a poco più di trentanni ha già diretto i gloriosi Filarmonici di Vienna e Berlino ed al Metropolitan di New York, meritandosi il consenso unanime della critica. Il giovane Jordan guiderà poi lorchestra nella Sinfonia n. 1 La Primavera, esordio sinfonico di Robert Schumann, con una forma di tipo «ciclico», con i temi che si passano da un movimento allaltro, assecondando lavvio del movimento successivo, prima di rivelarne la sua precisa nuova identità, e perciò assai lontana dalla sinfonia «classica» improntata alla «dialettica» tematica.
Aula magna dell'università La Sapienza. Sabato 27 (ore 17.30). Musiche di Mozart e Beethoven. Orchestra di Padova.
Auditorium. Sala Santa Cecilia. Sabato (ore 18), lunedì (ore 21), Martedì (ore 19.30). Musiche di Beethoven e Schumann. Kavakos violino, Jordan direttore. Informazioni: 06-8082058.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.