Toscana infelix. Guerre intestine fra colline e vigneti. Ambientalisti contro ambientalisti, sinistra contro sinistra: divisi come i guelfi, settecento anni dopo. Oggi è la «rete» capitanata da Asor Rosa contro il governatore Claudio Martini.
La battaglia dellintellettuale è partita dalle villette di Monticchiello, nella Val dOrcia, e non si è fermata più: litalianista è diventato il guru del «neoambientalismo», portavoce della bellezza minacciata del territorio toscano e della quiete di ville e casali (come il suo) ormai in pericolo. Dallestate del 2006, quando scoppiò il caso Monticchiello, i comitati per la difesa del paesaggio si sono moltiplicati e ora, in occasione di un convegno a Firenze, hanno pubblicato una mappa delle emergenze ambientali in Toscana. San Vincenzo, Castiglione della Pescaia, lArgentario, Pienza, il Parco dellUccellina, Giannutri: sono centonove gli scempi contati dai fedeli di Asor Rosa, edifici e cave, impianti eolici e villette, maxi alberghi e palazzoni. Ma la regione rossa non ci sta a passare per terra di ecomostri impuniti. Il governatore Martini, indispettito per lattacco in casa, vuole tutelare limmagine della Toscana. Così - scrive ledizione fiorentina de La Repubblica - per ognuno dei 109 presunti scempi gli uffici urbanistici dovranno preparare una relazione e tutte le informazioni finiranno on line. La battaglia si combatte anche sul web: regione.toscana.it contro toscanainfelix.org, dove i comitati hanno fatto la prima mossa, pubblicando la mappa degli obbrobri. Che poi, ecomostri: è tutto da stabilire. La Laika di San Casciano salva posti di lavoro e i comitati - dice la regione - hanno perso il ricorso al Tar. A Castelfalfi cè un progetto tedesco per residenze e un campo da golf e la regione, per ora, non lo ostacola.
Non tutti i casi finiti nella lista nera meritano un «no» a priori, su alcuni si può discutere. Non a voce, però. Per il presidente Martini i comitati rappresentano «una politica di contrapposizione, fatta di istanze estremiste e per certi aspetti regressive». La via istituzionale passa per studi, convegni e una Biennale toscana per il paesaggio in programma a novembre, dove non è prevista la presenza della Rete.
La regione era stata invitata al convegno fiorentino. «Ma era assente» ha notato Asor Rosa. Motivo: a Roma si svolgeva unassemblea degli ecologisti democratici. «Abbiamo annunciato il convegno due mesi fa. Mi sembra una coincidenza non casuale e molto negativa». Cera solo - per iniziativa personale - il garante per il paesaggio Massimo Morisi, secondo cui molti degli ecomostri sarebbero «già superati dal Piano di indirizzo territoriale» e i comitati rischiano di diventare «autoreferenziali».
Va bene denunciare le brutture, ma senza esagerare. Asor Rosa comunque se ne infischia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.