Politica

Sfilano i vescovi, la Spagna cattolica contro Zapatero

da Madrid

E in Spagna arrivò il grande giorno dell’orgoglio cattolico. La sfilata odierna di prelati, sacerdoti e fedeli assumerà i caratteri di una vera controcrociata nei confronti del laicissimo governo Zapatero, promotore di una serie di provvedimenti che la comunità cristiana ha considerato un autentico attentato ai valori della famiglia.
L’appuntamento è fissato nella stessa piazza dove lo scorso autunno fu innalzata la statua della Vergine dell’Almudena, la protettrice di Madrid, per protestare contro le prime misure del governo socialista. Alla guida del corteo ci saranno almeno una ventina di vescovi, a cominciare dall’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela.
Dall’ingresso alla Moncloa del marzo 2004, il primo ministro José Luís Zapatero è intervenuto pesantemente su almeno cinque temi sensibili come la legge sul divorzio, i matrimoni gay, la riforma della legge sull’aborto, l’eutanasia e la ricerca sulle cellule staminali. Sullo scioglimento legale delle unioni, manca solo il parere del Senato dopo l’approvazione da parte della Cortès; poi sarà possibile ottenere il divorzio, almeno quello consensuale, in non più di tre mesi. Stesso iter per la legge che equipara le unioni omosessuali ai matrimoni civili con possibilità di adozione: la ratifica definitiva del Parlamento dovrebbe avvenire il 30 giugno. Su questo punto si sono levate le più alte proteste della gerarchia ecclesiastica, allarmata dalla deriva laicista del governo spagnolo.

Altro contenzioso in vista i negoziati tra la Chiesa e l’esecutivo sull’insegnamento della religione a scuola.

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