Per sfilare nel traffico l’auto non piace più: va di moda la bicicletta

Pronte mille tessere del bike sharing per gli ospiti dei défilée. Posteggiatori davanti alle boutique contro la sosta-selvaggia

Per sfilare nel traffico 
l’auto non piace più: 
va di moda la bicicletta

Magari le modelle no, ma il popolo della moda quest’anno si sposta in bicicletta. Alla faccia dei tacchi 12 e degli abiti a sirena. Invitati vip, giornalisti, operatori e buyers del settore saliranno a bordo delle bici bianche e gialle del Comune di Milano e pedaleranno da una location all’altra. Lanciando una nuova moda ecosostenibile. Nessun tragitto da strappa polmoni, per carità: quest’anno le sfilate si terranno quasi tutte nell’arco di 300 metri, nel cuore della città, da palazzo Giureconsulti alla loggia dei Mercanti, dai parchi del centro a palazzo Clerici. Il Comune ha messo a disposizione della Camera della moda mille tessere magnetiche per permettere di noleggiare le bici gratuitamente a chi prenderà parte a eventi e defilé. "Siamo attenti tutto l’anno alla mobilità sostenibile - spiega Maurizio Cadeo, assessore all’Arredo urbano - e lo siamo ancora di più ora che il traffico aumenta con la settimana della moda".
Durante le sfilate di febbraio del 2009 le city bike a noleggio erano "in passerella", esposte nella sala stampa del Fashion center accanto a un totem informativo per presentare il mondo del bike sharing in città. Ora sono parte attiva della settimana della moda, protagoniste dei trasferimenti e sullo sfondo delle kermesse che contano. Un debutto niente male, che vedrà il popolo fashion alle prese con cavalletti, marce e rastrelliere.
I tassisti devono rassegnarsi: stavolta ci si muoverà molto di più sulle due ruote, o al massimo a piedi. E il centro della città sarà come Giorgio Armani lo ha sempre sognato: vivace e ricco di iniziative. Lo stilista, durante la Fashion night organizzata da Vogue, aveva lanciato l’appello. Gli aveva fatto eco il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che la stessa sera aveva rilanciato l’idea di rendere pedonale via Montenapoleone. Proposta bocciata dai commercianti che ora, in occasione della settimana della moda, risfoderano il loro cavallo di battaglia: un progetto per agevolare i trasporti in centro ed evitare la sosta selvaggia davanti ai negozi di alta moda. Non serve pedonalizzare la via, basta arruolare i valet parking. Proprio come avviene a New York o negli hotel a cinque stelle. Divisa elegante e berretto in testa, i parcheggiatori prenderanno in consegna l’auto delle signore bene e la posteggeranno nei dintorni delle boutique. Ad esempio nel parcheggio di piazza Meda inaugurato lo scorso luglio. «In questo modo - spiega il presidente dei commercianti della via salotto, Guglielmo Miani - eviteremo la sosta selvaggia davanti alle vetrine e non ci saranno più le auto parcheggiate in doppia fila. Di sicuro il volto della via sarà più piacevole e per i nostri clienti sarà più semplice l’accesso ai negozi. Pedonalizzare via Montenapoleone vorrebbe dire snaturarla. Invece con i valet parking si rende più ordinata la circolazione, dando un servizio in più a chi fa acquisti». L’associazione dei commercianti ha già avviato una serie di incontri con il Comune e a breve il progetto potrebbe diventare reale.
Durante le sfilate, scenderà in campo anche la schiera dei driver: giovani neo assunti e universitari che accompagnano modelle, vip e buyers da un evento all’altro, da una sfilata a una festa, da un aperitivo a una cena. Se ne restano in macchina durante gli eventi e sfrecciano tra hotel, aeroporti e ristoranti.

Guadagnando, nel giro di una settimana, quanto uno stipendio. "Ho preso qualche giorno di ferie - racconta Michele, che solitamente lavora in un locale fuori Milano - pur di fare il driver. L’anno scorso avevo guadagnato bene, più di mille euro".

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