«Sfrattati», i clochard scendono in piazza

Il Comune li ospiterà in via Barzaghi

La «guerra» delle tende in piazzale Cadorna è durata davvero poco. Il tempo di andare a comprare le sigarette e Angelo e i suoi nove amici clochard hanno firmato l’accordo con il Comune. Materia del contendere: da settembre un gruppetto di senza tetto - «Ma chiamateci con il nostro nome: barbùn» - ogni sera alza igloo da campo davanti ai binari della stazione, oppure, da quando «i proprietari dei chioschi c’hanno cacciato», dall’altra parte della strada, tra le panchine di marmo. La settimana scorsa, però, racconta Angelo «sono venuti i ghisa a fare le multe: 50 euro a testa, e chi li paga?». Come se non bastasse, girano per la città gli ispettori dell’Expo. «Dovete sloggiare». Perciò ieri pomeriggio la comitiva aveva organizzato un picchetto - è il caso di dirlo - per «spiegare che non c’è alternativa al campeggio. Eppoi, mica ci divertiamo. Provate voi a dormire al freddo, con le lenzuola di cartone...», dice Angelo. Il muso contro muso, allora, non c’è stato.

L’assessore Moioli ha proposto di ospitarli tutti e dieci, ogni notte fino al 31 marzo, nella sede della Protezione civile in via Barzaghi. Loro, un po’ stupiti per la disponibilità, hanno accettato. «Solo una cosa: la mattina fateci tornare presto in Cadorna. A lavorare».

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