Dopo lo sfregio di Magenta, La Russa vede Crosetto e i bersaglieri

La lettera dei docenti che non li volevano a scuola

Dopo lo sfregio di Magenta, La Russa vede Crosetto e i bersaglieri
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Dopo l'ondata di indignazione seguita alla lettera scritta da alcuni insegnanti del Liceo Bramante di Magenta che chiedevano di non far entrare a scuola i bersaglieri durante le ore di educazione civica, così come previsto da un protocollo voluto dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, perché rappresenterebbero «valori distanti da quelli della scuola», ieri il presidente del Senato Ignazio La Russa, ha ricevuto a Palazzo Giustiniani il ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo di Stato maggiore della Difesa generale Luciano Portolano e una rappresentanza del Corpo dei Bersaglieri.

«Il Senato - le parole di La Russa - è a fianco dei bersaglieri che costituiscono una parte fondamentale delle nostre Forze armate. Forse la più amata dagli italiani, senza nulla togliere alle altre». Aggiungendo di aver voluto accogliere, insieme al ministro della Difesa, alcuni dei protagonisti della sfilata del 2 giugno sui Fori imperiali per la Festa della Repubblica «per confermare il nostro amore per la Patria e per chi come voi l'ha sempre difesa e ha sempre avuto un posto di rilievo nella nostra storia». Concludendo che «specie a Roma, penso che nessuno possa trascurare quello che i bersaglieri hanno fatto». Particolarmente soddisfatto Crosetto che ha ringraziato La Russa «per la vicinanza che dimostra sempre alle Forze Armate e dei bersaglieri in particolare, soprattutto dopo lo spiacevole incidente nel quale alcuni professori non si sono resi conto che, impedendo ai bersaglieri di entrare, hanno impedito alla Repubblica italiana di essere presente e allo Stato italiano di parlare con gli alunni. Ed è una cosa gravissima».

«Noi bersaglieri - la conclusione di Portolano - abbiamo una caratteristica: la

presunzione. In uno degli articoli del decalogo, diciamo i bersaglieri imitati forse, eguagliati mai». Perché, tornando allo sfregio di Magenta, «i bersaglieri sono parte integrante per la difesa e la tutela di tutti i cittadini».

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