Sgarbi ha deciso, lascia Milano: "Resterò a fare il sindaco a Salemi"

Il critico d'arte non tornerà a ricoprire il ruolo di assessore alla cultura del comune di Milano. Lo ha annunciato in una lettera inviata al sindaco Moratti: "C'è incompatibilità fra due cariche nello stesso ordine di amministrazione"

Sgarbi ha deciso, lascia Milano:  
"Resterò a fare il sindaco a Salemi"

Milano - Vittorio Sgarbi si è dimesso da assessore alla Cultura del Comune di Milano per restare sindaco di Salemi, in provincia di Trapani. Lo ha annunciato in una lettera inviata al sindaco di Milano Letizia Moratti. "La soddisfazione di essere riabilitato nella funzione di assessore alla Cultura del Comune di Milano, con l’annullamento del provvedimento del sindaco da parte del Tar, e la prospettiva delle importanti iniziative che quel ruolo consente di realizzare, in una città ricca di potenzialità e di entusiasmo - ha scritto Sgarbi -, non può prevalere sulla responsabilità di aver assunto il nuovo impegno di sindaco di Salemi, eletto direttamente dai cittadini, che non è in alcun modo consentito deludere, anche di fronte all’inatteso e gradito colpo di scena che mi riporta alla situazione di tre mesi fa".

Non c'è più rapporto di fiducia
Sgarbi rileva infatti che c’è "incompatibilità fra due cariche nello stesso ordine di amministrazione" e opta "con assoluta convinzione" per Salemi, anche perchè ormai "a Milano è venuto meno il rapporto di fiducia con il sindaco e con alcuni assessori".



Porta aperta al ritorno in Lombardia Sgarbi non esclude tuttavia di poter tornare nel capoluogo Lombardo: "Il ruolo di presidente della Provincia o di assessore provinciale -osserva- è perfettamente compatibile, nella diversità delle amministrazioni, con il ruolo di sindaco. Il ritorno, così clamorosamente annunciato in questi giorni, è dunque soltanto rimandato"

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica