Sgarbi: «Riporterò Muti a dirigere alla Scala»

Marta Bravi

Un doppio grande ritorno. Protagonisti il Piermarini, la «star della bacchetta» ovvero il maestro Riccardo Muti e la «stella sulle punte» ovvero Carla Fracci. Direttore d’orchestra l’assessore comunale alla cultura Vittorio Sgarbi.
Sgarbi ha la fortuna di poter ammirare il Piermarini tutti i giorni dalle finestre del suo studio. Ma non gli basta. Gli piacerebbe sapere che sul palcoscenico del tempio della lirica mondiale sta provando il maestro Muti, che ha contribuito non poco a promuovere il teatro nel mondo. Il primo grande ritorno, nella mente e nei desideri di Sgarbi, riguarda proprio il «re della bacchetta». «Mi piacerebbe - sottolinea l’assessore con una punta di nostalgia - che Muti tornasse alla Scala, anche per pochi concerti. È un argomento di cui parlerò con i rappresentanti del teatro. Non voglio, sia chiaro - mette le mani avanti l’assessore - scavalcare le istituzioni, ne dobbiamo ancora parlare». Nel frattempo il critico d’arte sta preparando il tappeto rosso per l’auspicato ritorno, tappeto che gli viene offerto dalla storia e dal caso: «Il primo anniversario che ricorre, forse questo inviso al Maestro - è il 25esimo della fondazione dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Il secondo è il cinquantenario della scomparsa di Arturo Toscanini. Riccardo Muti è per me il Toscanini di mezzo secolo, ecco perché dovrebbe tornare a Milano, per celebrarlo, magari con un’orchestra americana, proprio come faceva lui. Ma non è finita: nel 2008 il “Festival dei due Mondi“ di Spoleto compie 50 anni. Nei miei progetti - spiega il critico - c’è sempre stato quello di rilanciare il festival, troppo trascurato. Quale occasione migliore? Muti potrebbe diventare il simbolo di queste due ricorrenze con un doppio concerto a Spoleto e a Milano, per rilanciare il festival e per onorare, ancora una volta Milano e la Scala».
La seconda auspicata rentrée riguarda la «stella delle punte»: «Sarebbe doveroso - ha proposto ieri Sgarbi - e ci sto già lavorando, organizzare una giornata di festeggiamenti per Carla Fracci che domani (oggi, ndr) compie 70 anni». Non bisognerebbe mai rivelare l’età delle signore, ma in questo caso sembra essere inevitabile fare un’eccezione dal momento che l’assessore ha reso pubblico il suo impegno a organizzare dei festeggiamenti degni di una stella, «che proprio alla Scala mosse i suoi primi passi. Spero - ha detto - che non ci siano attriti tra la ballerina e il teatro: l’ultima volta che la vidi fu quando mi chiamò a difendere la macchina teatrale del Sechi, che non voleva venisse spostata.

Io, invece, feci fare una perizia al Serbellati che stabilì che la macchina poteva essere smontata (si trova attualmente in un deposito comunale, ndr) e che portò alla soluzione attuale: un nuovo apparato scenico con il rivestimento di Mario Botta». Alle due stelle l’ultima parola.

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