Una stretta di mano fugace. E avanti col duello, Vittorio Sgarbi versus Letizia Moratti. Il critico darte cacciato dalla giunta nellottobre del 2008 si prende una sottile rivincita e si candida sindaco di Milano per il 2011 a Palazzo Marino e a qualche metro di distanza dalla Moratti. Per la prima volta «indosso una giacca bianca, candida, anzi da candidato» scherza Sgarbi. Che fa immediatamente un distinguo: «La mia lista ha già un nome, Milano Autonoma, e al momento non ha come presupposto quello della contrapposizione al Pdl. Se il presidente Silvio Berlusconi non rinsavisce e ricandida la Moratti allora si chiama CL, ossia Contro Letizia. Ma dato che i sondaggi trasmessi qualche sera fa a Telenova danno me al 78% e lei al 22, segno che è molto debole. Sensibile a questo, spero che il premier rinsavisca e scelga chiunque altro. Ecco, chiunque altro sia il candidato, allora la mia lista diventa alleata e sostiene il sindaco del Pdl. Il mio obiettivo non è fare il sindaco ma lassessore». Non lascia dubbi: «Se la lista diventa CL corre per far perdere la Moratti, in quel caso il Pdl andrebbe di sicuro al ballottaggio». Suona come la rinvincita degli ex, visto che come anticipa lex assessore alla Cultura del Comune, dentro la lista ci sono già due colleghe uscite prima di lui dalla giunta: Tiziana Maiolo e Ombretta Colli. Sgarbi e la Moratti salvo la veloce stretta di mano si danno le spalle nella Sala dellorologio dove il critico darte ha raggiunto la sorella Elisabetta che ieri ha ricevuto dal sindaco lAmbrogino doro per aver ideato la Milanesiana. «Contro Letizia? Io sono per la cultura del con, dellinsieme, a favore - replica la Moratti alla sfida di Sgarbi -. Sono contraria alla cultura del no, dei contro. Comunque, è uno spirito libero e credo che gli convenga continuare a fare quello che fa da intellettuale».
Una gaffe non voluta invece dal poeta e scrittore Premio Nobel nigeriano Wole Soyinka, che ritirando anche lui lAmbrogino dalle mani del sindaco ricorda tra laltro un premio ricevuto tempo fa da Eni e Agip, «anche se sono sempre diffidente ricevere riconoscimenti dai petrolieri» ha precisato. Non sapendo probabilmente che la società Saras della famiglia Moratti è piuttosto nota nel settore.