Tra shopping e cene si prevedono affari per 30 milioni di euro

Commercianti, ristoratori, imprenditori, pensateci due volte prima di decidere se aprire o meno domenica. La giornata, infatti, potrebbe rivelarsi una gallina dalle uova d’oro almeno a giudicare dai numeri e dalle previsioni della Camera di commercio di Monza e Brianza secondo cui domenica Primo maggio potrebbe valere, tra shopping e indotto diffuso, quasi 30 milioni di euro. Questo il giro d’affari stimato dall'ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, se nel giorno festivo restassero aperti i negozi nei soli centri storici di Milano e Monza, Firenze e Torino. In effetti, avevano ragione i negozianti a insistere sulla deroga, sostenendo che «sarebbe un’occasione persa». Anche se gli incassi della domenica restano in media inferiori a quelli del sabato, considerato lo «shopping day» per antonomasia, l’apertura dei negozi per il Primo maggio potrebbe valere per Milano e Monza più di 20 milioni di euro per lo shopping e quasi 4 milioni di euro per l’indotto generato da bar e ristoranti.


La stessa domenica, vale invece molto meno per Torino, che con i negozi del centro storico aperti la prossima festività, dovrebbe accontentarsi di circa 2,5 milioni di euro (distribuiti in oltre 2 milioni di euro per gli acquisti e quasi 400mila euro di indotto diffuso) e Firenze con 2,2 milioni di euro (rispettivamente 1,8 milioni di Euro e 340mila euro).

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