Unipol prepara il supplemento al documento dell'offerta per Bnl dopo la decisione della Consob di rivedere al rialzo il prezzo dell'opa (da 2,70 a 2,755 euro) in seguito all'accertamento di un patto parasociale fra la compagnia bolognese e Deutsche Bank. Ma, se non arrivasse il via libera della Banca d'Italia entro la prossima settimana, i vertici di Via Stalingrado saranno costretti a rimettere mano all'intero prospetto, per aggiornarlo con i dati del preconsuntivo 2005. In presenza di nuovo prospetto dovrebbe inoltre ripartire l'iter autorizzativo, anche in considerazione dell'entrata in vigore del nuovo codice delle assicurazioni e in particolare della norma che assoggetta ad autorizzazione preventiva le acquisizioni di una compagnia in settori diversi da quello assicurativo. Sembra molto probabile che l'Opa per la conquista di Via Veneto non riesca a partire quest'anno, come avrebbe voluto la compagnia bolognese: con le dimissioni di Antonio Fazio e un nuovo governatore non ancora nominato dal governo, appare improbabile che Palazzo Koch si esprima in merito all'operazione nei prossimi giorni, dopo aver rinviato per ben due volte la palla all'Isvap. I tempi quindi rischiano di allungarsi decisamente più del previsto: Unipol invece sarebbe favorevole a una rapida chiusura e ha diverse volte espresso «viva preoccupazione» per l'iter autorizzativo, ma comunque ha provveduto ad attrezzarsi annunciando che le banche finanziatrici stanno valutando di prorogare la garanzia che hanno fornito per l'opa.
Una strada, quindi, non in discesa per Unipol, anche perché la revisione al rialzo del prezzo dell'offerta per Via Veneto comporta un esborso di oltre 75 milioni di euro in più rispetto alla cifra inizialmente preventivata (oltre 5 miliardi di euro).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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