Politica

Si incendia la tv: bimba di 5 anni muore carbonizzata

Latina, la piccina dormiva. Salvi gli altri due fratelli riusciti a fuggire. Papà e mamma erano al pronto soccorso: la donna non stava bene

Claudio Barnini

da Sonnino (Latina)

L'hanno trovata davanti la porta della camera, il corpo semicarbonizzato, le mani protese verso una salvezza che purtroppo non verrà più. È morta così una bambina di cinque anni, Sara De Petris, vittima di un incendio all'interno della casa in cui viveva con mamma, papà e altri quattro fratelli. Una tragedia che ha sconvolto una piccola frazione, Il Frasso, a metà tra i comuni di Sonnino e Terracina, in provincia di Latina, anche per le cause che hanno scatenato il rogo: il corto circuito di un televisore. Ma veniamo ai fatti. Sono da poco passate le 23.15 di sabato scorso. Nella casa dei De Petris, in via Costa La Traglia, ci sono solo tre bambini: la piccola Sara, appunto, e due fratelli di 12 e 13 anni. Stanno dormendo da soli, i genitori erano appena usciti per andare al pronto soccorso in quanto la mamma si era sentita poco bene e con loro avevano portato anche la loro ultimogenita, una bimba di poco più di un anno. Nella casa accanto vivono i nonni che fino a poco prima erano stati a cena con il resto della famiglia.
Sara insieme ai due fratelli maggiori aveva visto la tv fino a poco prima, poi si era lasciata prendere dal sonno. All'improvviso le fiamme, in un attimo la stanza è un miscuglio di fuoco e fumo. La piccola è ben presto aggredita dal fuoco, probabilmente alimentato anche dalle copertine sintetiche dei letti. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, effettuate dai vigili del fuoco e dai carabinieri della compagnia di Terracina, un corto circuito sprigionatosi dal televisore avrebbe scatenato la scintilla fatale. La piccola Sara grida, il suo letto è in fiamme, i fratelli si svegliano, fuggono, poi cercano di rientrare ma è impossibile, l'incendio nella stanza è ormai totale. Le urla intanto hanno attirato i nonni e altri vicini di casa, proprio mentre i genitori stavano rientrando a casa.
Tutti hanno cercato di prodigarsi per domare il rogo, dai secchi d'acqua alle coperte buttate sulle fiamme ma quando sono arrivati i vigili del fuoco per la bambina era ormai troppo tardi. «Io tolgo sempre tutte le spine, non riesco a dormire con il pensiero della corrente». Armando è il più grande dei cinque figli, e non si dà pace: «Se ci fossi stato io l'avrei salvata», ha ripetuto dopo la tragedia.
Distrutto il padre della piccina, Enrico: «Se ne è andata metà del mio cuore, ora il resto serve per sostenere gli altri figli», le uniche parole che è riuscito a proferire in lacrime. Per tutta la nottata, decina tra familiari e vicini hanno affollato il piazzale della casa. In una veglia silenziosa hanno seguito il lavoro di vigili del fuoco e carabinieri sino a quando il corpo di Sara è stato portato fuori da casa. La salma si trova ora nell’obitorio dell'ospedale di Terracina, a disposizione della magistratura. I due fratelli più grandi sono stati ricoverati per una lieve intossicazione, mentre la madre dei ragazzini, colta da malore e sotto shock, è stata ricoverata all'ospedale di Fondi.
Sulla vicenda ha aperto un'inchiesta la Procura di Latina, pm Simona Gentile. Ieri mattina la frazione di «Frasso» si è risvegliata avvolta nel dolore. Decine di parenti si sono recati a via Costa la Traglia per le porgere le condoglianze alla famiglia de Petris, molto conosciuta ed apprezzata nella zona, lui è un venditore ambulante di pesce.

Solo dopo l’autopsia si potrà stabilire la data dei funerali di Sara.

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